Nei primi anni ‘70 la gloriosa Casa varesina, sotto l’influenza del grande marchio americano, propose una 350 dal sapore yankee
Dopo la 350 in versione GT, e in seguito TV, l’Aermacchi divenne consociata di Harley-Davidson , che in seguito la assorbì. La Casa americana ne apprezzò, oltre all’esperienza acquisita in campo agonistico, anche il successo ottenuto dal suo monocilindrico orizzontale.
Aermacchi H-D 350 Sprint - LE FOTO
Nei primi anni ‘70 la gloriosa Casa varesina, sotto l’influenza del grande marchio americano, propose una 350 dal sapore yankee
Guarda la galleryDA QUESTO CONNUBIO, tra le varie realizzazioni, nacque anche una 350 denominata Sprint. Realizzata attorno al classico telaio a diamante in tubi e lamiera stampata, e pur usufruendo di molti elementi ciclistici ed estetici presenti sulla TV, come freni, sospensioni, parafango posteriore, vano porta attrezzi e altro, la Sprint mostrava uno stile nuovo e molto diverso.
IL LOOK AMERICANEGGIANTE voluto dalla Casa di Milwaukee si basava in fondo su pochi elementi, capaci però di andare a segno e di ottenere il risultato voluto. Principali responsabili della nuova linea erano sicuramente il serbatoio a goccia, in tinta metallizzata, e il manubrio dalla forma inconsueta, decisamente più alta di quanto abitualmente si vedesse sulle nostre strade.
LA SELLA ERA PIATTA E TUTTO SOMMATO ANONIMA. La parte superiore della forcella era rivestita e gli steli muniti di soffietti in gomma. L’avantreno era contraddistinto da un faro tondo di misura contenuta, con l’ogiva poco pronunciata, ancorato alla piastra inferiore della forcella, e da un parafango anteriore di diverso disegno e lievemente rialzato. Una nuova scatola filtro e uno scarico sdoppiato con due marmitte a trombone completavano la trasformazione. Il motore con distribuzione ad aste e bilancieri e cambio a 5 rapporti non aveva necessitato di interventi significativi.
QUESTA VERSIONE verrà poi rinnovata completamente nel ‘73 quando, con il solo logo Harley-Davidson, verrà proposta in due versioni: SS e SX, acquisendo sia l’avviamento elettrico che un telaio a doppia culla chiusa.
Link copiato