La
Honda ha mantenuto la promessa; ha industrializzato la
RC213V-S, lettera che, anche se non ci sono dichiarazioni ufficiali, dovrebbe significare strada. Ora, in sostanza, esistono tre versioni della RC213V: quella ufficiale, utilizzata dai piloti del
Team Honda HRC in
MotoGP, quella clienti, che i team privati possono acquistare per gareggiare nella classe regina, e quella stradale, con la quale pochissimi fortunati utenti potranno passeggiare nelle strade aperte al traffico. Non solo. Pare infatti che per la RC213V-S la Honda abbia sviluppato un apposito kit (molto costoso), grazie al quale questa MotoGP stradale tornerà ad essere quello che è sempre stata, ovvero una velocissima moto da corsa.
Osservando con attenzione la RC213V-S appare subito chiaro che si tratta davvero di una MotoGP omologata per l’uso su strada. Infatti lo spazio per i componenti di serie (come i fari, le frecce, gli specchi retrovisori e lo scarico catalizzato) è stato ricavato nelle poche zone libere, dato che nel progetto originale, quello racing, non era stato previsto l’utilizzo di questi pezzi...
Per questo motivo il gruppo ottico posizionato all’interno del condotto che originariamente serviva a portare l’aria nella scatola filtro, oppure gli specchi retrovisori collegati alle protezioni delle leve del freno e della frizione, sembrano mal amalgamati con il resto del veicolo. Ci saremmo meravigliati del contrario; avrebbe significato che la RC213V-S non era una vera moto da corsa ma un progetto stradale che si ispirava alla MotoGP. Per fortuna così non è. Eccezion fatta per i dischi freno (in acciaio anziché in carbonio) tutto il resto traspira sportività da tutti i pori. I componenti sono ovviamente il massimo che si possa desiderare ma sono le saldature, la fattezza del forcellone, la compattezza del motore ed i particolari racing al 100% che rendono questa moto speciale. Dal punto di vista tecnico e da quello del prezzo, che sarà superiore ai 100.000 euro.