Dal momento dell’acquisizione da parte del Gruppo KTM , avvenuta ormai nel lontano 2013, Husqvarna ha cercato, in tutti questi anni, di trovare una sua identità, nonostante le tecnologie ampiamente condivise con le moto del brand austriaco. Non era un compito facile, ma ci sono riusciti con discreto successo grazie soprattutto al design futurista dei propri modelli. Per il 2024 hanno aggiornato la gamma di moto stradali, le stralunate Svartpilen e Vitpilen, disponibili entrambe in versione 125 o 401. Scopriamo come cambiano.
Motore
Le Svartpilen e Vitpilen 2024 sono spinte da motori di nuova generazione: un classico 125 cc e un monocilindro di 399 cc. Condividono delle soluzioni che migliorano l’efficienza e che permettono di rientrare nei limiti della nuova normativa Euro5+. Come per esempio i cilindri, ora rivestiti al plasma al posto del Nicasil (meno sostanze chimiche), la testa riprogettata (più piccola, per ridurre il peso), nuovi assi a camme (maggiore alzata delle valvole: i modelli 125 hanno una distribuzione monoalbero, i 401 bialbero), bilancieri rivestiti in DLC (più leggeri e resistenti), nuovi iniettori, corpo farfallato DELLORTO, ride-by-wire, airbox ridisegnato (tra le altre cose lascia più spazio nel sottosella), quickshifter, cambio e frizione rivisti, inedito impianto di scarico…I dati di potenza massima sono quelli accessibili ai possessori di patenti A1 e A2 rispettivamente: Svartpilen e Vitpilen 401 segnano 39 Nm di coppia e 45 CV di potenza massima, mentre le 125 arrivano a 11,5 Nm e 15 CV.
Ciclistica
Anche il telaio delle nuove Husqvarna Svartpilen e Vitpilen è tutto nuovo. È condiviso da tutti i 4 modelli ed è un classico traliccio in acciaio; rispetto al passato ha una rigidezza torsionale maggiore, per aumentare il feeling e la precisione di guida. Lavora con sospensioni WP (sulle 401 regolabili), con il mono che ora ha un attacco disassato (ma sempre senza leveraggi: la molla è progressiva) che ha permesso di spostare l’airbox e avere una sella più bassa da terra. Nuovo il forcellone, in alluminio pressofuso, che tra l’altro contribuisce a un aumento di interasse per avere più stabilità. Inedita anche l’ergonomia, in particolare per le Vitpilen, che ora guadagnano un manubrio orizzontale in luogo dei due semimanubri (scarica maggiormente i polsi). Nuove anche le piastre di sterzo, dalla flessibilità accuratamente studiata per trasmettere tanto feeling al pilota fin dai primi metri. Sia le Svartpilen che le Vitpilen montano una pinza anteriore nuova, a fissaggio radiale con quattro pistoncini e azionamento idraulico (disco singolo di 320 mm); l’impianto è fornito da ByBre.
Elettronica
Su tutti i modelli, l’ABS è di tipo cornering e può essere disattivato al posteriore. Debutta anche il nuovo display TFT da 5” in cristallo dal quale è possibile gestire due riding mode, tre livelli di traction control (solo per le 401) e il limitatore di velocità, simile al cruise control. La strumentazione è dotata di connettività bluetooth e si comanda da inediti blocchetti retroilluminati. Infine, anche il design è stato rivisto un po’ ovunque, ma rimane essenziale e moderno. Saranno disponibili da questo febbraio ai seguenti prezzi (fc): Vitpilen 125 5.630 euro, Vitpilen 401 6.680 euro; le Svartpilen costano ciascuna 100 euro in più.