L'evoluzione delle turistiche ha portato allo sviluppo delle crossover nei primi anni del nuovo millennio, che si è evoluto negli ultimi tempi in un nuovo concetto di turismo e avventura che sfrutta questi mezzi per andare all'esplorazione di percorsi non asfaltati e più impervi. Si chiama Adventouring ed è la moda del momento fra gli appassionati di due ruote.
Un fenomeno che si sta diffondendo in modo repentino e che sta avvicinando molti motociclisti alle logiche della guida in fuoristrada, che oltre a richiedere specifiche skill da parte di chi guida, obbligano a una reinterpretazione di quello che è il buon senso e il rispetto nei confronti dell'ambiente all'interno del quale utilizziamo la moto. Imparare ad andare in offroad, signifca imparare nuove regole di comportamento che spesso sono poco considerate da chi si approccia a queste attività.
La campagna non è la strada
Più gente si approccia all'adventouring e più persone iniziano a utilizzare strade sterrate, mulattiere e carrabili in zone dove traffico e caos sono dannosi. È un rovescio della medaglia che ha bisogno di più considerazione anche da parte di chi promuove questo tipo di attività su due ruote, e ovviamente anche da parte nostra che - come giornalisti - sentiamo questa responsabilità.
Le strade sono contesti fatti apposta per i veicoli a motore, e il mondo attorno alla striscia d'asfalto si è naturamente adeguato alle esigenze di chi si sposta su ruote. In un luogo dove le macchine, le auto e i camion sfrecciano tutto il giorno, l'inquinamento acustico e le attività umane sono più frequenti e normalmente accettate.
Dove invece è la natura a dominare paesaggio ed equilibrio, le strade sterrate fungono soltanto da contorno e non sono loro a dominare lo scenario. Questo lo si può notare perchè gli animali sono molto più presenti, l'aria è tendenzialmente più buona e la natura cresce rigogliosa spesso invadendo la carreggiata, proprio perchè cerca di riprendersi quel poco che gli è stato tolto per garantire il passaggio dei veicoli.
Il casino lasciamolo in città
In quest'ultimo contesto anche noi motociclisti siamo ospiti e dobbiamo rispettare le regole di chi domina l'area, cercando di non rovinare l'armonia della natura. Questo significa approcciarsi alla guida con rispetto evitando di uscire dalla sede stradale e rovinare la flora, cercando di non utilizzare il clacson e di non urlare, e ovviamente provando a lasciare meno tracce possibili del proprio passaggio. Gli scarichi aperti, in questi contesti, sono possibilmente da evitare e il più bel regalo che possiate fare agli animali di boschi e praterie è disturbarli il meno possibile riducendo l'inquinamento acustico non necessario.
C'è un'etica di fondo che se applicata può generare un circolo virtuoso. Se impariamo a divertirci con rispetto per il contesto che ci circonda, siamo di buon esempio al motociclista che ci segue e che viene ispirato dal nostro buon comportamento, con il risultato di una serie di valori che vanno a finire nel bagaglio esperienziale di tutti e che possono essere applicati anche nella vita di tutti i giorni, al di fuori delle delicate situazioni che troviamo in fuoristrada.
Chi sa, sa, ma anche gli altri devono capirlo
Per fortuna di etica dell'adventouring se ne parla sempre di più, e alcune delle manifestazioni più importanti a livello nazionale e internazionale hanno nel proprio programma anche una serie di consigli di comportamento che fungono da vero e proprio codice etico. Per esempio l'HAT ne ha compilato uno in cinque punti che descrive il profilo ideale del motociclista avventuroso.
Se considero, rispetto e salvaguardo non solo la natura ma anche la sicurezza della mia attività su due ruote, non solo ho la speranza che questo divertimento non venga mai messo in discussione da ambientalisti e istituzioni, ma sono anche d'ispirazione e d'esempio per il prossimo, che così non rovinerà il mio divertimento.
C'è da capire che l'adventouring non è un'attività per tamarri, aspiranti piloti o sgommatori seriali, ma un modo di unirsi alla natura e goderne delle sue meraviglie in sella alla nostra più grande passione. Sta a noi trasmettere questo messaggio a chi - di base - storce il naso e punta il dito.