La recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito la necessità dell’omologazione per i dispositivi di rilevamento della velocità utilizzati in Italia. Questo verdetto ha messo in discussione la validità di numerose multe, ma un nuovo decreto ministeriale potrebbe presto cambiare la situazione.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha infatti inviato alla Commissione Europea un decreto attuativo che prevede l’omologazione automatica per tutti gli autovelox approvati dal 13 agosto 2017 in poi. Se Bruxelles darà il via libera, si eviterà un’ondata di ricorsi contro le sanzioni.
Autovelox: Cosa cambierà dopo la sentenza della Cassazione
Il provvedimento stabilisce che dispositivi approvati dal 13 giugno 2017 resteranno in funzione senza necessità di ulteriori verifiche.
I produttori degli autovelox approvati in adata antecedente avranno 30 giorni di tempo, dall’entrata in vigore del decreto, per dimostrare che i loro apparecchi rispettano i nuovi standard. Gli autovelox privi di documentazione tecnica verranno disattivati e potranno essere riutilizzati solo dopo aver superato nuovi test di conformità.
La Commissione Europea avrà tempo fino al 24 giugno per esprimere eventuali osservazioni sul decreto. Una volta ricevuto il via libera, il testo verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e diventerà operativo. Questo costringerà molti comuni a disattivare i dispositivi non conformi, mentre quelli che rispetteranno le nuove regole saranno automaticamente validati, ponendo fine ai ricorsi a catena.
Il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni, ha sottolineato l’importanza di questo decreto: "La principale novità - sottolinea - si trova nell'articolo relativo alle disposizioni transitorie, quando si indica che "i dispositivi o sistemi approvati secondo quanto previsto dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 13 giugno 2017, n. 282, essendo conformi alle disposizioni dell'allegato tecnico, sono da ritenersi omologati d'ufficio. Tutti gli altri dovranno seguire una procedura tassativa con la disattivazione fino al completamento delle stesse, che prevedono che il titolare dell'approvazione di un dispositivo o sistema approvato prima dell'entrata in vigore del decreto possa richiedere l'omologazione integrando la documentazione, presentata in occasione dell'approvazione, entro il termine di sei mesi dall'entrata in vigore del decreto".
Al momento, sarebbero solo 12 i sistemi di rilevazione della velocità già omologati ufficialmente.