Quando il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, a fine anni '50, visitò gli Stati Uniti in viaggio diplomatico, venne affascinato dalle forme e dall'imponenza delle Harley-Davidson . Moto con una "presenza" del genere in Europa non esistevano e tutta la produzione era incentrata su modelli piccoli e scattanti. Le Moto Guzzi Falcone dei Corazzieri, benchè ottime moto, non potevano reggere il confronto per stile ed importanza e a Gronchi pesava parecchio, tanto da far balenare nel suo cervello l'ipotesi di acquistare delle HD dall'America.
Per una questione istituzionale, i Corazzieri non potevano avere moto estere e quindi fu indotto un bando di concorso per la fornitura di un nuovo modello di moto di rappresentanza e per l'utilizzo delle Forze Armate. Moto Guzzi rispose per prima e decise di recuperare il progetto di motore bicilindrico a V che Giulio Cesare Carcano sviluppo' per una nuova versione sportiva della Fiat 500, ma che non andò mai in porto. Stiamo parlando del bicilindrico a V trasversale che ancora oggi è bandiera intramontabile del marchio lariano.
La V7, origine ed evoluzione
La richiesta del Presidente fu chiara: una moto robusta, in grado di raggiungere alte velocità e capace di percorrere almeno 100.000 km senza la necessità di troppa manutenzione. Quando la V7 si presentò al mondo nel 1965 incantò tutti, perfino gli americani che non si sarebbero mai aspettati una moto del genere da un produttore europeo. Massiccia, comoda, tecnologica e veloce, ha raggiunto 19 diversi record di velocità per moto di serie tra cui i 100 km alla media di 218.5 km/h, l'ora a 217 km/h e i 1000 km a 206 km/h. Con la sucessiva versione V7 Special da 750cc e la velocissima V7 Sport venne ampliata una gamma che diventò il vanto del motociclismo italiano nel mondo.
Il picco della popolarità, poi, venne raggiunto quando gli Stati Uniti ordinarono un lotto di V7 Special con parabrezza maggiorato e protezioni per la Polizia Stradale della California. Il modello denominato per l'appunto "California" fu la ciliegina sulla torta che ribaltò la situazione iniziale delle FF.OO, prima ad un passo dall'acquistare prodotti americani, poi fornendo moto agli USA per la comprovata superiorità tecnica e dinamica. Che soddisfazione.