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La prima moto elettrica alla Dakar è italiana

Avrà qualcosa di storico la prossima Dakar 2020: innanzitutto si disputerà in Arabia Saudita, rendendo l’Asia il terzo continente ad ospitare la celebre manifestazione dopo l’Africa e l’Asia. Inoltre, per la prima volta, tra i veicoli partecipanti vedremo una moto elettrica. E sarà una moto tutta italiana: Tacita T-Race Rally 2020 avrà l’onere e l’onore del debutto.

La Dakar 2020 si disputerà tra il 5 e il 17 gennaio e la sfida più importante per Tacita sarà quella di dimostrare come la moto elettrica possa competere con i motori termici anche in una gara ostica come quella che sta per affrontare.

Tacita T-Race Rally, l'elettrica da 120 mila chilometri

QIDDIYAH - La T-Race Rally 2020 è la versione elettrica della enduro della Casa, che nasce a Torino: sarà presentata il 4 gennaio al Jeddah Dakar Village, per poi seguire i piloti in gara a bordo di un rimorchio alimentato ad energia solare fino all’ultimo giorno, quando si unirà ai suoi concorrenti nel Qiddiyah Grand Prix, una tappa di 20 km. Ma questo  è solo il primo passo.

OBIETTIVO - Tacita sta già pensando al futuro della T-Rally: la strada è quella di progettare una moto elettrica che abbia tutte le caratteristiche per affrontare l’intera Dakar a partire dall’edizione 2021. Pierpaolo Rigo, tra i fondatori della Casa, è fiducioso: “La nostra è stata la prima moto elettrica ad avere mai corso un rally africano, nel Merzouga 2012, e ora la Dakar è l’occasione per spingere oltre l’asticella della ricerca, dell’ingegnerizzazione e del design per migliorare le nostre moto fatte in Italia, uniche nel loro temperamento. E per condividere con i nostri clienti delle T-Race e delle T-Cruise la stessa esperienza tecnologica”.

APERTURA - Dal canto suo l’organizzazione Dakar si sta aprendo all’ibrido e all’elettrico, per quanto al momento sia difficile affrontare una gara di 7.856 km complessivi con 900 km al giorno. La strada per il futuro, però, si percorre a grande velocità e la nuova sfida di Tacita è già iniziata.