Quello dell'eccesso (o presunto eccesso) di rumore è uno dei più recenti problemi che affliggono motociclisti, costruttori di moto e amministrazioni locali. Sul fascicolo di In Moto di aprile che trovate in edicola in questi giorni (o qui nella versione digitale), abbiamo condotto un'inchiesta proprio per conoscere meglio la problematica ed emerge come ci sia sempre meno tolleranza verso il suono prodotto dalle motociclette. Insomma oltre a non essere ben visti, iniziamo a non essere nemmeno "ben uditi".
Fare più rumore non ci rende più sicuri e tantomeno più simpatici
Purtroppo ci sono ancora molti di noi convinti che uno scarico aperto sia non solo lecito (cosa che per il CdS non è) ma addirittura un modo per essere più sicuri. Magari fosse così o bastasse questo per proteggerci dalla distrazione degli automobilisti o da altri imprevisti. Purtroppo gli studi condotti finora dimostrano che non è così e questa è diventata una banale scusa per giustificare la nostra intemperanza. Come si legge nell'inchiesta condotta dal nostro Riccardo Matesic, l'unica cosa certa è che uno scarico rumoroso ci rende sempre meno "simpatici" agli occhi e alle orecchie degli altri, in particolare di chi vive in zone molto battute dal nostro turismo e che, guarda caso, sono perlopiù zone montane la cui quiete viene interrotta dal fragore dei nostri scarichi. In altre parole ci sentono eccome, ma non chi va in auto e chi è davanti a noi, ma tutti gli altri per i quali il nostro passaggio diventa soltanto un fastidio. Sempre più forze di polizia si stanno armando di fonometri e presto non dovremo tenere sotto controllo solo la velocità ma anche i decibel della nostra moto. E arriveranno altri balzelli, ovvio. Ma una domanda sorge spontanea, come si dice in questi casi: se essere rumorosi non ci rende più sicuri, essere completamente silenziosi dovrebbe essere ancor più pericoloso, o no?
Moto elettriche e rumore, un dilemma lecito
La mancanza di sound delle moto elettriche è una piaga aperta nel cuore dei motociclisti molti dei quali proprio per quest'assenza non sono disposti a riconoscerle come motociclette propriamente dette. Spesso si tira proprio in ballo il tema sicurezza: "non mi sentono arrivare, quindi sono in pericolo". La diffusione dei mezzi elettrici non è ancora capillare, ma soprattutto chi abita in città ha già potuto constatare come la loro silenziosità possa cogliere di sorpresa. Personalmente chi scrive ha avuto modo di viaggiare con moto elettriche in contesti diversi per un totale ad oggi di circa 10.000 km perciò può riportare più di una sensazione, per quanto basata su un'esperienza per l'appunto personale e quindi di certo limitata. Non mi sono mai trovato in una reale situazione di pericolo, perlomeno in una situazione di pericolo maggiore o diversa rispetto a una moto a combustione. Potrei dire che "pensavo peggio" o forse sono stato fortunato, non lo so.
Sta di fatto che in alcuni casi ho constatato di aver sorpreso l'altro utente della strada e questo di certo avrebbe potuto causare un pericolo. Tuttavia la reazione successiva non è mai stata di paura o disappunto, quanto di distensione, segno che tutto sommato questa diavoleria silenziosa è abbastanza tollerata. Ma forse molto dipende dal come mi sono avvicinato. Il più delle volte mi è successo attraversando un centro abitato con pedoni distratti che vanno verso l'attraversamento fidandosi unicamente dell'udito senza guardare. E in questo caso si potrebbe aprire un ulteriore dibattito sulle responsabilità di un eventuale collisione. Un colpo di clacson, sempre a portata di dito, e una velocità moderata sono sempre bastati a scongiurare l'impatto. Altri episodi hanno riguardato invece i ciclisti sui passi alpini, cugini con i quali abbiamo già una difficile convivenza. Anche in questi casi è bastato aumentare il livello di prudenza e usare qualche volta in più il clacson. Ma è indiscutibile che un effetto sorpresa o spavento ci sia e di conseguenza anche una situazione di potenziale pericolo.
In definitiva, le moto elettriche dovrebbero fare rumore o no?
Tutto ciò mi ha portato a ritenere che il silenzio delle moto elettriche possa essere causa di pericolo ora, ma lo sarà sempre meno in futuro semplicemente perché tutti ci abitueremo di più alla presenza di questi veicoli silenti. Non solo: la riduzione dei mezzi a motore in favore proprio di quelli elettrici porterà ad una riduzione della rumorosità ambientale e sarà quindi più facile distinguere altri rumori a cui ora non possiamo prestare la minima attenzione, come il rotolamento degli pneumatici. In fondo è quanto successe nel 1800 con la diffusione delle biciclette quando normalmente si andava a cavallo. A tutto questo si aggiungeranno gli effetti dei sempre maggiori dispositivi di sicurezza attiva dei nostri veicoli. Insomma la convivenza dovrebbe divenire nel tempo sempre più facile, ma nel frattempo dovremmo armarci tutti, motociclisti e non, di maggior prudenza e attenzione. Non è un'ipotesi da scartare quella di far emettere un suono riconoscibile alle basse velocità, tipiche dell'attraversamento urbano. Ma onestamente credo sia più una pezza, peraltro di scarso appeal, che una soluzione.
UN ALTRO MONDO
Quanto invece alla questione sound e quindi piacevolezza del rumore in sé della motocicletta, la questione preannuncia dibattiti infiniti. Chiaro che una moto elettrica non può regalare quel tipo di emozione sonora e dal punto di vista sensoriale è una perdita, ma è anche un'aggiunta. Ciò che se ne va è chiaro a tutti, ciò che si guadagna è una maggiore immersione nel paesaggio che ci circonda. Non dimentichiamo infine che le moto elettriche non sono completamente silenziose e che il pilota sente distintamente il futuristico fischio del motore, una sensazione nuova che sta già facendo proseliti. I gusti son gusti, no? Ciò che a parere del tutto personale non va ricercato è portare il rumore del motore a combustione sulla moto elettrica che ha bisogno di trovare ed esprimere la propria identità e non essere la parodia sintetica di un'altra cosa. Tanto se non serve a renderci più sicuri a cosa serve? A ricordarci ciò a cui abbiamo rinunciato o non abbiamo voluto? Crediamo sarebbe meglio concentrarsi su ciò che c'è di guadagnato e non su cosa si è perso, forse capiremo tutti e prima che la moto elettrica non è una moto a combustione senza motore, ma è proprio tutta un'altra cosa.