Home

Test

Special

Scooter

Green

Turismo

Accessori

Abbigliamento

InMoto

LISTINO

Aprilia RS/V4: due anime per la special tributo per nostalgici del 2 tempi

La serie RS di Aprilia è rimasta nel cuore di migliaia di appassionati, ed è diventata un cult nel mercato dell'usato per collezionisti e nostalgici degli anni '90, quando i 125 erano schegge impazzite da oltre 30 cavalli e i sedicenni potevano sentirsi motociclisti veri. Molti di questi nostalgici, ora, guidano una Aprilia V2 o V4, fedeli al marchio che gli ha fatti appassionare e che li fa sentire di nuovo ragazzini ogni volta che saltano in sella. Uno di questi è il preparatore svizzero LWDC che invece di mettersi in garage una RS 250 e una RSV4, ha fatto delle due un sol veicolo, ribattezzato RS/V4.

Una chicca per nostalgici

Può sembrare un semplice adattamento delle carene di una RS 250 al telaio della RSV4 2019, ma il lavoro dietro è stato molto più faticoso. Gli svizzeri hanno lavorato di fino per realizzare staffe e telaietto strumentazione/faro per far combaciare al meglio le proporzioni della superbike con quelle della vecchia RS, e poter dare l'impressione che si tratti - nella vista frontale - proprio della vecchia 2 tempi. Per fare questo è stato necessario l'aiuto di un'azienda di Ginevra, Corbex SA, che si è occupata della creazione del telaietto anteriore, mentre l'impianto elettrico è stato rivisto per adattare il faro "old style".

Il serbatoio rimane lo stesso della RSV4, ma il codino è un pezzo unico realizzato per imitare le forme della RS, pur mantenendo le proporzioni contenute della V4 e montando senza problemi nel telaio posteriore originale (mantenendo anche il faro). La sella è stata ridisegnata. Dalla vista laterale, quindi, il serbatoio e il codino tradiscono la derivazione moderna del progetto, così come la grossa ruota posteriore. Il partner Carbon Junkie Switzerland si è occupato di realizzare le parti in carbonio come il parafango posteriore e i condotti aria. Gli specchietti retrovisori con indicatori sono RSV4 adattati al cupolino RS, mentre il motore e la ciclistica non sono stati toccati.

Non possiamo far altro che toglierci il cappello davanti al risultato, che sembra più una versione speciale uscita dalla fabbrica più che una special. La cura messa nei dettagli e nel rispettare le proporzioni di entrambe le moto è il vero successo di questo progetto, che - come dice il realizzatore nel suo blog - viene spesso confuso con un nuovo modello "nostalgico" uscito dalle catene di produzione di Aprilia... Che non sia lo stimolo giusto per stimolare un modello celebrativo in quel di Noale?

Rewind, Aprilia AF1 Futura 1991: Sportiva con classe