Forse non tutti sanno che Peugeot Motocycles ha una storia più che centenaria. Nel corso degli anni l’azienda si è concentrata soprattutto nella produzione di veicoli per la mobilità urbana, per lo più scooter, e sono stati pionieri di diverse tecnologie, tra cui il primo scooter totalmente elettrico (il Peugeot Scoot’Elec del 1996) e il primo 125 con sistema ABS (Peugeot Elystar del 2003). Nel corso della sua storia però Peugeot Motocyclces ha alternato momenti d’oro a periodi più difficili; oggi vogliono riappropriarsi della propria identità e imporsi nel settore scooter come un player importante, con cui dover fare i conti. Lo fanno con l’XP400, uno scooter di media cilindrata dalle forme adventure che promette qualità e prestazioni. E che è orgogliosamente made in France. Ecco come se l’è cavata alla prova del nostro #SottoEsame.
PEUGEOT XP400: DESIGN
Inutile negarlo: il Peugeot XP400 prende ispirazione dal segmento inaugurato da un altro concorrente, l’Honda X-ADV, anche se l’XP400 lo interpreta a modo suo. Non è difficile scorgere nelle forme dei suoi fari (tutti a LED) il family feeling con le auto del brand e specialmente nella versione GT risulta davvero gradevole, soprattutto per gli scenografici cerchi a raggi. È piacevole da osservare ed è ben realizzato, anche se qualche cavo…poteva essere sistemato meglio. VOTO 7,5
PEUGEOT XP400: CONTENUTI TECNICI
Peugeot voleva proporsi nel mercato con uno scooter premium, al quale non mancasse davvero nulla sul piano della dotazione. E in effetti c’è proprio tutto. Il motore è un’unità monocilindrica di 400 cc capace di 36 CV a 8.150 giri e 38,1 Nm, valore più alto della categoria, che gli consente di raggiungere i 137 km/h. È assistito da un controllo di trazione a due livelli, regolabile da una strumentazione TFT a colori di 5 pollici (che può collegarsi allo smartphone tramite Bluetooth). Il telaio è in tubi di acciaio, un po’ a sezione quadra e un po’ tonda, particolarmente robusto per sopportare anche le uscite in off-road. E a tal proposito: le sospensioni hanno la corsa lunga (140 mm la forcella Kayaba a steli rovesciati montata su doppia piastra, 130 mm il mono, messo in posizione orizzontale e che collega forcellone e telaio attraverso un particolare schema a triangolo, che conferisce un’alta progressività di risposta) e i cerchi hanno un diametro di 15 pollici dietro, 17 davanti. Due le versioni: Allure e GT; la prima è la più stradale, dato che monta i cerchi in lega. La seconda strizza l’occhio al fuoristrada, montando cerchi a raggi (più leggeri). Per la GT ci sono anche il cupolino fumé e gli steli dorati per la forcella. Entrambi sfruttano pneumatici Pirelli Scorpion Rally STR in misura 110/70 e 160/60. I freni prevedono all’avantreno un doppio disco di 295 mm lavorato da pinze radiali. La sella non è troppo alta da terra, 815 mm, e si può aprire elettricamente tramite un pulsante (sotto la sella ci sta un casco integrale). Il peso si ferma a 231 kg in ordine di marcia. VOTO 8,5
PEUGEOT XP400: COMFORT ED ERGONOMIA
La posizione di guida del Peugeot XP400 non è quella tipica degli scooter urbani. Ci si trova sopra, non dentro, con il busto piuttosto eretto grazie al manubrio, alto e largo. Una posizione più da maxi enduro, che da divano. Le gambe si ritrovano abbastanza rannicchiate ma non sofferenti, anche se i piedi del pilota non hanno grande libertà di movimento (manca la parte di pedana diagonale, che permette di stendere le gambe in avanti quando si viaggia), anche perché il tunnel centrale è piuttosto ingombrante. Ottima la protezione dall’aria: ai più alti rimane fuori solo parte del casco. VOTO 8
PEUGEOT XP400: PIACERE DI GUIDA
Avendo il baricentro più alto dei classici scooter da città, l’XP400 offre immediatamente un feeling più sportivo. Ritrovandosi più in alto e col busto eretto, si guida quasi come una moto, anche perché è lungo e piuttosto pesante. Questo significa due cose: primo, in città non è sicuramente il più agile (anche se l’angolo di sterzo è davvero notevole), risulta evidente provando il classico slalom tra le auto. Secondo, quando si tratta di guidare, l’XP400 non ha molti rivali. La stabilità in piega è al limite del sorprendente: si può piegare forte anche sui curvoni ad alta velocità, anche con asfalto non perfetto, sicuri che l’assetto non verrà compromesso. Eccellente il lavoro delle sospensioni, della forcella ma soprattutto del mono, che grazie al suo particolare schema a triangolo riesce a non far torcere tutto il telaio come un budino (comportamento tipico degli scooter nei tratti più veloci, come i curvoni delle tangenziali). La ciclistica comprende anche degli ottimi freni, potenti e abbastanza modulabili (tra l’altro, hanno leve regolabili nella distanza). Dal motore invece ci si potrebbe aspettare di più: presentato come il riferimento di prestazioni nella sua categoria, all’atto pratico manca un po’ di forza, soprattutto nelle accelerazioni da fermo, quelle tipiche da città nelle ripartenze dai semafori. Parte di questo comportamento è dovuto all’attacco del variatore, piuttosto sornione, ma comunque la progressione del monocilindrico non è mai così entusiasmante come sarebbe lecito aspettarsi. Quantomeno, non con certe credenziali. I cavalli in effetti vengono fuori soltanto quando lo scooter è già lanciato in velocità, sopra i 90 km/h: da lì in poi spinge con più convinzione. VOTO 7
PEUGEOT XP400: RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO
È uno scooter premium, nel bene e nel male, e questo si riflette anche sul prezzo: si parte da 7.999 euro per la versione Allure, 8.500 euro invece la versione GT; volendo si possono aggiungere accessori come il tris di valigie o le barre di protezione. Non sono pochi, ma considerato quanto offerto…possiamo definirla una richiesta ragionevole. VOTO 6,5
PEUGEOT XP400: CONCLUSIONI
Tecnologico e ben fatto, l’XP400 è una proposta originale e fuori dal coro. È vero, qualcuno prima di lui ha tracciato il sentiero degli scooter adventure, ma i francesi hanno interpretato il concetto in maniera abbastanza originale. Ci aspettavamo forse un motore più brillante, ma sul resto del pacchetto non c’è molto da discutere: la qualità c’è tutta. Ed è anche giusto che si paghi. VOTO FINALE 7,5