Yamaha ci crede fino in fondo, e con la Niken GT 2023 compie un deciso passo in avanti imprimendo ancora più carattere a uno dei mezzi più anticonformisti sul mercato. Divisivo, a dir poco. Affascinante, come minimo. Perché al di là di quelli che possono essere i punti di vista, le barricate alzate dagli integralisti, o la curiosità degli avanguardisti, guidarne uno rimane un’esperienza intrigante. E anche appagante, soprattutto se il percorso è un dedalo infinito di curve come quelli che si arricciano tortuosi tra le cime del Supramonte e l’ondulata orografia della Barbagia. Ovviamente siamo in Sardegna ma… procediamo con ordine.
YAMAHA NIKEN GT 2023: COSA CAMBIA
Il primo sostanziale aggiornamento, rispetto al precedente modello, riguarda il motore, con l’arrivo del frizzante CP3 di ultima generazione già a bordo della Yamaha MT-09 e della Tracer 9. Un tre cilindri in linea di 890 cc e 115 CV di potenza massima, incastonato in un telaio ora ruotato in avanti di 5° per migliorare il bilanciamento complessivo del mezzo. Grazie al comando dell’acceleratore ride-by-wire, alla nuova ECU e a tecnologie di controllo elettronico migliorate il pilota può scegliere tra 3 D-mode particolarmente efficienti: "SPORT" (risposta diretta dell'acceleratore), "STREET" (risposta fluida dell'acceleratore) e "RAIN" (risposta morbida dell'acceleratore). Nella modalità "RAIN" la potenza massima è ridotta del 18%, per garantire maggiore “docilità” di erogazione su fondi viscidi. Anche il controllo di trazione presenta tre livelli d’intervento, ‘1’ minimo, ‘2’ massimo e OFF.
Per enfatizzare l’anima GT, non mancano di serie il cruise control (attivabile dalla 4° marcia inserita), le manopole riscaldabili e le valigie laterali da 30 L. Inoltre c’è un nuovo parabrezza che offre una regolazione manuale di 70 mm utilizzando una leva accanto alla strumentazione, e la sella è stata riprogettata per facilitare l’appoggio dei piedi a terra. Anche il cambio quickshifter è stato aggiornato e ora è di tipo bidirezionale, mentre totalmente nuova è la strumentazione TFT da 7’’. Il display a colori offre una scelta di tre diversi temi, Street, Sport e Tour, e non manca la possibilità di connettere lo smartphone attraverso l'app MyRide di Yamaha. Tra le funzionalità, la navigazione integrata Garmin, con una finestra di navigazione direttamente sulla strumentazione TFT collegata. L'app Garmin Motorize, da scaricare preventivamente, può essere azionata con il joystick e il pulsante home sul manubrio di sinistra mentre la moto è ferma (viceversa, l'app è bloccata quando la Niken GT è in movimento).
Sul fronte della ciclistica, la sospensione posteriore annovera un nuovo leveraggio della in alluminio, per risparmiare peso, e un setting rivisto per offrire maggiore sostegno e “solidità”, anche nella guida con il passeggero. Mentre le due ruote anteriori montano pneumatici radiali da 15". Il prezzo di listino della Niken GT 2023 parte da 17.999 euro. Non pochi, ma in linea con l’unicità tecnica e progettuale del mezzo.
YAMAHA NIKEN GT 2023: COME VA
Se non fosse per l'ovvia maggiore inerzia dell'avantreno - la Niken non ha la stessa sveltezza nei cambi di direzione di un mezzo tradizionale - guidando bendati, ci si potrebbe addirittura confondere, tanto la 3 ruote giapponese sia capace di infondere genuine sensazioni motociclistiche. Ma siamo così sicuri che alla fine voglia somigliare ad una moto tradizionale?
Più probabilmente, l’intenzione - sin dall’esordio nel lontano 2017 - è sempre stata quella di voler tracciare una nuova via. Ed è proprio così che va analizzata e guidata questa Yamaha, liberandosi dai preconcetti e sperimentando i fondamentali plus che mette in campo: una sensazione di fiducia mai provata prima, un impegno psicologico alla guida ridottissimo e il divertimento che regala, persino in situazioni difficili dove di solito “si tirano i remi in barca”.
La doppia ruota all'avantreno, infatti, infonde sicurezza, dà stabilità, e consente pieghe fluide in tutta sicurezza, mentre il posteriore - per altro sempre ben monitorato dal traction control - digerisce bene anche gli strapazzi.
Guidando in maniera sportiva tra le curve, alla maggiore “sveltezza” di una moto tradizionale, si contrappone un feeling assoluto, che invita ad osare e riduce lo stress, con evidenti benefici sul fattore “fun”: la Niken piega duro, con angoli di inclinazione iperbolici e una manovrabilità davvero elevata, soprattutto se si considera la stazza del mezzo (che con i suoi 270 chili di peso, non è esattamente un fuscello): un applauso ai tecnici Yamaha. Una volta resettato lo stile di guida - sfruttando il vantaggio dei due pneumatici davanti per aumentare la velocità in percorrenza e aprire il gas prima, in uscita di curva - ci si ritrova ad andare davvero forte senza fatica.
Anche in questo frangente emergono le doti indiscutibili del 3 cilindri, ampiamente apprezzate sugli altri modelli che ne sfruttano le potenzialità; sebbene sulla Niken la ripresa sotto metà scala del contagiri, nelle marce alte, non sia travolgente come altrove. Ma questo modello, come sottolineato dalla sigla GT, è fatto sì per divertirsi, ma soprattutto per macinare strada. E qui si fanno sentire forte e chiaro la comodità offerta dalla nuova seduta e la protettività dell’ampia carenatura. Elevatissime doti di comfort, rovinate solo da qualche vibrazione in eccesso nella zona sella/manubrio sopra i 6.500 giri e dalla visibilità offerta dagli specchietti retrovisori non sempre ottimale.