Volete acquistare un’Husqvarna?
Beh, siete fortunati, perché oggi, l’azienda del Gruppo KTM propone due varianti per ogni cilindrata: Vitpilen o Svartpilen. Che sono sostanzialmente la stessa moto, ma con abiti ed ergonomia differenti.
Ed è così che la nuova Vitpilen 801 fa seguito alla Svartpilen lanciata quest’estate, e va a completare il pacchetto di bicilindriche di 799 cc. Mentre la Svartp adotta l’ormai iconico stile scrambler, la Vitpilen del 2025 si allontana un po’ dal suo design café racer, adottando invece uno stile da naked più convenzionale.
Sfrutta la piattaforma della KTM 790 Duke, a partire dal bicilindrico parallelo LC8c (ora prodotto in Cina) qui capace di 105 CV. Come la maggior parte delle moto del Gruppo Pierer, le sospensioni sono marchiate WP, con una taratura più sportiva rispetto alla Svartpilen.
Quali sono le differenze
Le altre differenze sono principalmente estetiche e comprendono un manubrio più basso, una cover per il radiatore e il puntale. Non c’è il cupolino, ma qui trova posto un caratteristico faro a LED e pneumatici più orientati alla strada – Michelin Road 6 invece dei Pirelli MT60 RS – che dovrebbero contribuire a rendere più divertente la guida su strada.
Vitpilen 801: COME SI GUIDA IN CITTÀ
È una moto leggera, precisa e facile, con un quickshifter (optional irrinunciabile) fluido e morbido. Nella modalità di guida Street la risposta dell’acceleratore è quasi perfetta e il cambio quickshifter un vero burro. Motore, cambio, ciclistica... tutto risponde in maniera brillante. La strada scelta per il test di prima mattina è insidiosa, con l’asfalto alternativamente umido e asciutto: è in queste condizioni che apprezzi il controllo di trazione e l’ABS sensibili all’angolo di piega, dall’intervento morbido ma salvifico. Anche le Michelin Road 6 sono rassicuranti, riscaldandosi abbastanza rapidamente e offrendo un discreto grip sulle superfici umide.
Per scoprire come si guida in montagna vedi pag.2