Il primo scooter
Kawasaki è un
Kymco . Vero, ma ci sono ottime motivazioni e tante differenze. La prima e più importante è una considerazione che riguarda il mercato: il grande produttore giapponese non può rinunciare ai numeri del segmento dei commuter. Da qui è nata la partnership con Kymco, fra i primi cinque produttori mondiali di scooter. Kawasaki non si è però limitata a rimarcare qualcosa di già esistente bensì ha preso in mano un prodotto di per sé validissimo e ha aggiunto qualcosa di suo migliorando l'aspetto funzionale (grazie ad un reparto sospensioni del tutto nuovo) e quello estetico (aggiungendo un sapiente e riconoscibilissimo tocco di stile). Il risultato? Piacevole: il J300 si guida bene e di gusto e fa la sua figura anche fermo sul cavalletto. Sì perché riesce a distinguersi, pur senza uscire dai canoni.
Il nuovo J300 ha buone rifiniture: le plastiche sono ben accoppiate, resistenti e di qualità. Il motore è il conosciuto monocilindrico da 300 cm3 e 28 cavalli. Potenza e coppia non mancano mai: l'erogazione è lineare e pulita, così come pulito è il lavoro della frizione e del variatore centrifugo.
In sella c'è tanto spazio per muoversi e tanta morbidezza. Kawasaki ha inoltre pensato ad una comoda svasatura sulla pedana per facilitare l'appoggio a terra dei piedi. Bello il rinnovato ponte di comando con finiture curate, leve regolabili nella distanza e una strumentazione visibile e chiara, purtroppo non completissima e con ancora qualche difetto di gioventù (i tasti "adj" e "mode" hanno funzioni invertite).
Il prezzo? In linea con la concorrenza: 4.730 Euro senza ABS, e 5.130 con il sistema antibloccaggio. C'è inoltre una interessante promozione per il lancio: Kawasaki offre infatti a titolo completamente gratuito ben 4 anni di garanzia e il bauletto in omaggio. Bisogna però sbrigarsi, la promozione è valida solo fino al 15 Febbraio.
Sul prossimo numero di InMoto troverete il test completo
Federico Garbin
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