Puoi girare la Sicilia per anni ed essere certo di avere ancora tantissimo da scoprire. Una terra talmente ricca di bellezza e angoli preziosi che basta puntare il dito a caso sulla cartina e andare… qualcosa di sorprendente sicuramente accadrà. Una cavalcata attraverso le meraviglie dell’entroterra siciliano tra Piazza Armerina e Caltagirone.
Dal capoluogo si seguono le indicazioni per Pietraperzia, si sfiora Barrafranca e attraverso la SP15 si avanza tra colline e campi sterminati, scortati da monumentali fichi d’india che si sporgono a bordo strada. Uno scenario che muta improvvisamente a mano a mano che ci si avvicina a Piazza Armerina, affascinante cittadina immersa nel verde, famosa per gli incredibili mosaici e le sue tradizioni.
Sicilia in moto: un viaggio tra storia e bellezze architettoniche
L’attuale abitato, incastonato in uno splendido contesto naturale al centro dell’isola, vanta oltre 850 anni di storia. Che in realtà sono molti di più se si considera l’antica Platia, città romana che si ergeva poco distante, nell’area oggi occupata da una delle attrazioni più importanti di tutta la Sicilia: la Villa Romana del Casale.
Con una superficie di oltre 3.500 metri quadrati, e un insieme architettonico particolarmente complesso, era la residenza di caccia di Valerio Massimiliano (detto Herculeos Victor).
Unica nel suo genere, vanta alcuni dei mosaici più belli di tutto il mondo romano. Ma Piazza Armerina offre tantissimo altro. Il centro abitato è un concentrato di bellezza sparso tra le vie che si arrampicano alla cattedrale di Maria Santissima delle Vittorie, sul punto più alto della città, con la torre campanaria in stile gotico-catalano alta 40 metri, superata solo dalla cupola che supera i 75. Di grande fascino sono anche la Commenda dei Cavalieri di Malta, gioielli barocchi come il Palazzo Trigona e il Palazzo Vescovile e l’imponente Castello Aragonese del XIV secolo.
Caltagirone: il regno della ceramica
Si lascia Piazza Armerina in direzione San Michele di Ganzaria alla volta di Caltagirone, il regno della ceramica. Incastonata tra i monti Erei e Iblei è una delle città barocche dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Le sue origini sono antichissime, come testimoniano le circa 2.000 tombe rinvenute nella necropoli preistorica di Montagna; al loro interno, numerosi oggetti ceramici segnano i primi “vagiti” di ciò che un giorno avrebbe reso famosa questa cittadina: la ceramica di Caltagirone è considerata uno dei simboli dell’artigianato made in Italy nel mondo. Il Museo Regionale della Ceramica permette di compiere uno straordinario viaggio nel tempo, per comprendere a fondo questa tradizione, dal passato fino agli attuali lavori dei maestri calatini.
Solo dopo averlo visitato, passeggiando tra le vie e le piazze del paese, si potrà comprendere a pieno la bellezza delle decorazioni che ne impreziosiscono il centro storico: attraversato il ponte di San Francesco, con le splendide ceramiche in bassorilievo (è stato costruito tra il 1626 e il 1665 per collegare due delle tre colline su cui sorge Caltagirone), si raggiunge il borgo antico, vero e proprio museo a cielo aperto dell’arte ceramica; fino ad arrivare a piazza del Municipio, in cui spicca la scenografica scalinata di Santa Maria del Monte, simbolo della città, con i suoi 142 gradini decorati da maioliche.
La Statale 417 torna a solcare campi sterminati tra colline a perdita d’occhio, dopodiché si svolta verso il lago di Ogliastro, invaso artificiale, nei cui pressi si trova un’altra celebre area archeologica: Morgantina. Poco distante, Aidone, su un’altura dei monti Erei, viene definita “Balcone di Sicilia” per i suoi affacci mozzafiato sul territorio circostante (molto bello quello dal “Castellaccio”). Tra boschi e fitta vegetazione, la Provinciale 12 raggiunge nuovamente Pietraperzia, da dove fare rientro a Caltanissetta.
Mappa dell'itineriario
https://maps.app.goo.gl/CrcLfjT5iEU46f62A
LUNGHEZZA: 200 KM
ORE DI GUIDA: circa 4
Nella pagina successiva consigliamo la moto più adatta con cui avventurarsi in questo itinerario!