        Stanno tornando i trofei monomarca, &egrave; un dato di fatto. Prima Yamaha con la R7 Cup, di recente Kawasaki con il Ninja Trophy, ora sembra sia il turno di Suzuki. In occasione del Suzuki Motor Fest, evento che si &egrave; svolto a Misano per celebrare tutto il brand (comprese auto e marine), hanno presentato la GSX-8R (qui la prova della versione standard) in versione Cup, moto che ha tutto ci&ograve; che occorre per partecipare alle gare e che, con ogni probabilit&agrave;, sar&agrave; la protagonista di un trofeo monomarca. Anche se in Suzuki ancora non si sbilanciano&hellip; Indice:  Cosa cambia Come si guida potenzialit&agrave; sono ancora tutte da scoprire   GSX-8R: cosa cambia Com&rsquo;&egrave; ovvio che sia, in Suzuki si sono ispirati alla GSX-8R che corre nel MotoAmerica (categoria Twins Cup) contro le sue competitor, ovvero Aprilia RS660 e Yamaha R7. E proprio poche settimane fa ha fatto un debutto col botto: prima tappa di campionato, prima volta in pista per Suzuki, prima vittoria: dire buona la prima &egrave; quasi banale&hellip;La GSX-8R Cup, sviluppata in Italia, utilizza un kit decisamente plug&amp;play. Partiamo ovviamente da fuori, ovvero dalle carene, rigorosamente in vetroresina con tanto di vasca di sicurezza. Ci sono poi semimanubri pi&ugrave; bassi con pulsantiera dedicata (l&rsquo;impianto elettrico non prevede pi&ugrave; la chiave di avviamento), paraleva, pedane regolabili ricavate dal pieno, scarico completo Akrapovic, filtro e mappatura, tubi in treccia e soprattutto sospensioni Ohlins (cartuccia per la forcella, mono TTX). Per finire, pneumatici Dunlop D212 GP Racer. Confermato il pacchetto di serie, naturalmente, con il bicilindrico parallelo di 776 cc capace di 83 CV a 8.500 giri, telaio in tubi di acciaio e forcellone in alluminio.  Suzuki GSX-8R: come si guida Due turni sono davvero pochi per dare un giudizio tranchant su una moto da corsa, ma qualcosa si pu&ograve; certamente dire. Come la sua concorrente pi&ugrave; diretta, la Yamaha R7, anche la Suzuki GSX-8R ha l&rsquo;incredibile dote di essere una moto facile, nonostante sia una vera moto da corsa. Rispetto alla rivale, ha un&rsquo;impostazione di guida un pelo pi&ugrave; stradale: si &egrave; meno caricati e distesi sul serbatoio, ci si trova un pelo pi&ugrave; raccolti. Ma nulla di drammatico, anzi, la GSX8-R mette a proprio agio anche piloti oltre il metro e ottanta. Esci dai box, metti due marce, e la stai gi&agrave; spremendo fino al limitatore. In realt&agrave;, non conviene arrivare a tanto: il bicilindrico, anche se libero di respirare, offre il meglio di s&eacute; ai medi regimi. &Egrave; una guida un po&rsquo; particolare, soprattutto se venite da supersportive &ldquo;vere&rdquo;: si continuano a mettere marce, una dopo l&rsquo;altra, sfruttando il motore dai 4-5.000 fino ai (massimo) 9-9.500 giri. Butti dentro un&rsquo;altra marcia, invece che tirare fino all&rsquo;ultimo, e lei fa un&rsquo;ulteriore balzo in avanti. Fa strada, anche se non te ne accorgi.  Suzuki GSX-8R: potenzialit&agrave; sono ancora tutte da scoprire Al motore tutto-coppia fa il paio una ciclistica stabile. La Suzuki GSX-8R &egrave; estremamente solida in staccata: con un po&rsquo; di malizia (e di cuore), si pu&ograve; frenare davvero tardi. Quello che va un po&rsquo; sistemato &egrave; l&rsquo;assetto, non tanto per la qualit&agrave; dei componenti (indiscutibile), quanto a livello di taratura. Con il setting di serie, la GSX-8R fatica a prendere la corda e anche in uscita, appena agganciato il gas, tende ad allargare vistosamente. Ed &egrave; un peccato, perch&eacute; su moto cos&igrave; devi accelerare il prima possibile e avere grande scorrevolezza a centro curva. Poco male, comunque: tra un turno e l&rsquo;altro abbiamo tolto un po&rsquo; di precarico alla forcella e la situazione &egrave; subito migliorata. Solo che poi, frenando sempre pi&ugrave; tardi e sempre pi&ugrave; forte, si cominciava ad alzare il posteriore&hellip;Tutto nella norma: nessuno prima di noi aveva ancora mai fatto un test su questa moto, perci&ograve; le sue vere potenzialit&agrave; sono ancora tutte da scoprire. Ottimo l&rsquo;impianto frenante, correttamente dimensionato alle prestazioni del motore. Ah, un appunto: il limitatore in sesta entra un po&rsquo; troppo presto, poco oltre i 200 km/h indicati, che tra l&rsquo;altro vengono raggiunti piuttosto di slancio. Bisogner&agrave; lavorare anche su rapporti e velocit&agrave; massima&hellip; Suzuki ha fatto bene a gettarsi nella mischia di questi trofei monomarca. La validit&agrave; del pacchetto &egrave; fuori discussione, la recente vittoria nella Twins Cup ne &egrave; la dimostrazione. Se poi il kit definitivo avr&agrave; un prezzo accessibile, sono certo che bisogner&agrave; mettersi in coda per riuscire a iscriversi!        

<p>In occasione del Suzuki Motor Fest a Misano, abbiamo fatto due turni sulla nuova GSX-8R Cup, moto preparata da gara e che, probabilmente, sar&agrave; la protagonista di un trofeo monomarca</p>

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Test Suzuki GSX-8R Cup, la moto del trofeo