Da Borgo Panigale arriva la Streetfighter di media cilindrata che, sulla carta, sembra non lasciare molto scampo alle sue dirette rivali
In Ducati si lavora sodo, non c’è che dire. La mole di novità presentata per il 2022 è paragonabile a uno schieramento di cacciabombardieri… e pare non sia finita qui. Attualmente, la corazzata è composta innanzitutto dalla fiammante Streetfighter V2. Una moto che rischia di ammazzare la sua stessa categoria, le naked di media cilindrata. Scorrendo la scheda tecnica, si legge che il suo bicilindrico Testastretta di 955 cc è capace di ben 153 CV a 10.750 giri, a cui tocca spingere appena 178 kg a secco. Numeri più da maxi che da media. E sì, avete indovinato, utilizza proprio lo stesso motore della Panigale V2, rispetto alla quale cambia davvero pochissimo, giusto a livello di rapportata finale (la corona ha due denti in più, a garanzia di una risposta più pronta).
Il lavoro dei tecnici si è quindi concentrato più che altro su ergonomia e facilità di guida; il pacchetto meccanico-elettronico era ritenuto già ben collaudato. Il motore infatti è assistito dallo stesso pacchetto elettronico della Panigale V2, che grazie all’IMU permette la regolazione separata di ABS Cornering, Traction Control, Wheelie Control, Engine Break…tutto settabile a piacimento dalla strumentazione TFT a colori di 4,3 pollici. Derivazione “Panigalina”, dicevamo, anche per quanto riguarda la ciclistica: il telaio monoscocca in alluminio è identico; cambiano giusto il monobraccio, allungato per compensare la minor stabilità data dalla guida rialzata, e gli pneumatici di primo equipaggiamento, qui Pirelli Diablo Rosso 4. Stessa accoppiata Showa BPF da 43 mm - mono Sachs (entrambi regolabili) per le sospensioni, stesse pinze monoblocco Brembo che lavorano dischi di 320 mm.
Ducati Streetfighter V2, LE FOTO
Da Borgo Panigale arriva la Streetfighter di media cilindrata che, sulla carta, sembra non lasciare scampo alle sue dirette rivali. Ecco le foto
Guarda la galleryCome già anticipato, l’area oggetto di sviluppo è stata l’ergonomia, che qui è pensata anche per un utilizzo quotidiano. Pedane più basse da terra, sella più spaziosa e un manubrio largo e orientato verso il pilota sono i tre ingredienti principali. Nel pacchetto di serie è compreso anche il quickshifter bidirezionale, mentre optional ci sono le alette per generare deportanza alle alte velocità (consigliate quindi a chi prevede un frequente utilizzo tra i cordoli) e diversi altri accessori (scarico Akrapovic…).
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