Anche sulla roadster di Monaco arriva il boxer da 1.300 cc, e per l’occasione i tecnici hanno rivisto praticamente ogni componente della moto. Che ora è molto più aggressiva
La R di BMW ha sempre giocato un ruolo d’ombra, rispetto alla sorella maxi enduro GS. Più bassa, tozza e completamente nuda, è sempre stata una scelta per alcuni, non per tutti. Un po’ naked sportiva, un po’ roadster buona per i viaggi, negli anni si è sempre più spostata verso il concetto di sportività. Un esempio su tutti, l’abbandono del Telelever nel 2015, in favore di una sontuosa forcella a steli rovesciati. E oggi è il momento per un altro, eccitante capitolo: eccovi la BMW R 1300 R che, guarda un po’, sfrutta la piattaforma dell’ultima GS, su tutti il devastante boxer da 1.300 cc.
Anche sulla roadster di Monaco arriva il boxer da 1.300 cc, e per l’occasione i tecnici hanno rivisto praticamente ogni componente della moto. Che ora è molto più aggressiva
Guarda la gallery
Come detto, la BMW R 1300 R eredita in toto la piattaforma dell’ultima GS, a partire dal bicilindrico boxer di 1.300 cc tondi tondi, capace di 145 CV a 7.750 giri e 149 Nm a 6.500 giri, numeri ottenuti anche grazie alla fasatura variabile ShiftCam (136 CV e 143 Nm erano i numeri della precedente 1250R). Identico anche il telaio, uno scatolato in lamiere d’acciaio estremamente rigido, con telaietto in alluminio pressofuso.
L’avantreno della R 1300 R conferma la forcella USD (47 mm), mentre dietro c’è il monobraccio EVO Paralever con ammortizzatore centrale e trasmissione cardanica. Disponibile il sistema di sospensioni semi-attive DSA (modifica anche il K della molla, una primizia mondiale). E a proposito: le sospensioni hanno un’escursione di 140 e 130 mm, mentre l'altezza della sella è fissata a soli 785 mm (ma si può scegliere tra diverse opzioni). Novità da segnalare per quanto riguarda il pneumatico posteriore, ora da 190 di sezione. I cerchi sono inediti, in alluminio pressofuso (-1,4 kg).
Un’indole più sportiva, quella della BMW R 1300 R, resa esplicita da elementi come il nuovo faro, più orizzontale e affilato (e adattivo), il serbatoio maggiormente sagomato, muscolare, o anche lo scarico sdoppiato e nero. E poi, ora la coda non integra più gli attacchi per le borse e non c’è più il cavalletto centrale. In compenso, disponibili come optional ci sono sospensioni e freni sportivi, specchietti alle estremità del manubrio e pedane regolabili. Sì, la roadester di Monaco si avvicina pericolosamente al terreno di caccia delle maxi naked, non fosse per il peso che rimane di 239 kg col pieno (17 litri). Anche la posizione di guida è differente, più orientata sull’avantreno (pedane arretrate, manubrio piatto). Optional c’è un innovativo sistema di aggancio per il navigatore elettronico.
Elettronica?
Certo che sì: di serie ci sono tre modalità di guida, Eco, Rain e Road, come di serie è anche la regolazione della coppia del motore in fase di rilascio (MSR). Optional ci sono il cambio robotizzato ASA, il pacchetto Riding Modes Pro (che include altre due modalità, Dynamic e Dynamic Pro) e il sistema radar che gestisce l’Active Cruise Control (ACC) e il Frontal Collision Warning (FCW). Tutto si regola dalla bella strumentazione TFT a colori e non manca l’ABS cornering. La nuova R 1300 R arriverà entro l’estate e sarà disponibile nei quattro allestimenti Base, Performance, Exclusive e Option 719.
Link copiato