Cinquanta anni dopo i giapponesi, sul mercato si affacciano nuove Case asiatiche. Giovani, con una fortissima base economica, con consistenti investimenti nella ricerca. E c'è il dubbio che delocalizzando e facendo joint-venture abbiamo venduto l’anima al diavolo
Recentemente un nostro lettore che scrive sul forum di Motoskills.it, ci ha raccontato di aver acquistato uno scooter elettrico Niu MQI gt. Con 2mila euro si è portato a casa uno scooterino niente male. Una cinesata? Forse si per certi versi, meno per altri. Dove il suo scooter eccelle è nelle dotazioni elettroniche. Mancano magari equipaggiamenti come il contachilometri parziale, che però è sull’App per smartphone, che consente di controllare 17 parametri differenti: dalla localizzazione continua del veicolo all’antifurto, dallo stato della ricarica della batteria alla mappa dei percorsi effettuati. E periodicamente la casa madre aggiorna il software di gestione dello scooter da remoto, migliorando le caratteristiche del mezzo.
Il nostro amico è rimasto stupito anche da piccole finezze, come il disinserimento automatico delle frecce dopo le svolte; e dal bel cruscotto digitale. Poi ci sono 2 batterie, che si possono staccare e portare in casa all’occorrenza, e in 3 ore si ricaricano dal 20 al 90%, offrendo un’autonomia mai inferiore ai 50 km. Il motore, per finire, non è neanche cinese, ma ha il marchio tedesco della Bosch.
La Niu è nata nel 2014 per volontà dell’ex direttore tecnico di Baidu, la Google cinese. E dall’ottobre 2018 è quotata al Nasdaq di New York. Anzi, proprio nella città statunitense ha un flagship store, e un secondo punto vendita lo ha già nella vicina Brooklyn.
Visitiamo il sito della Niu, e scopriamo dei contatori che si autoaggiornano continuamente. Al momento della nostra visita (8 luglio 2021) il primo segnava la distanza totale percorsa dai veicoli Niu nel mondo: 9miliardi 136milioni di chilometri e spicci. La CO2 risparmiata rispetto all’uso di analoghi ciclomotori con motore termico sarebbe stata superiore ai 2,284 miliardi di kg (che sono 2 milioni di tonnellate), equivalente ad aver piantato 114milioni di alberi. I guidatori attivi erano oltre 799mila.
Bella idea, ma le vendite? Nel 2020 la Niu ha commercializzato 600mila scooter, segnando un +41,6% rispetto al 2019. E oggi affronta un problema che tante aziende vorrebbero affrontare: i suoi stabilimenti hanno una capacità produttiva di 750mila pezzi, ma per il 2021 l’obiettivo è vendere 1 milione di scooter. Così fioccano gli investimenti, e già che ci siamo si alza l’asticella: per fine 2022 le linee produttive sforneranno 2 milioni di pezzi l’anno. E intanto si aprono negozi in vari continenti: provate ad andare sul sito della casa e cercare un rivenditore vicino casa vostra per averne la prova!
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