Il nome "SuperSport" è presente nei listini Ducati da tantissimi anni, in una dinastia che ci ha portato alla quinta generazione. Ma l'ultima serie rispetta le tradizioni di famiglia? cosa ha ancora in comune con le versioni precedenti?
Dal 1988 al 1998 abbiamo avuto la terza serie della dinastia, che corrisponde alla prima serie delle SuperSport moderne. Per molti è solo la "Faro Quadrato". Questa era dotata di un telaio di derivazione 851 e di un motore 2 valvole ad aria della Pantah 900 (che prese per l'occasione il nome di DesmoDue), il che rendeva la moto tanto legnosa e fisica di telaio, quanto morbida e sfruttabile come meccanica. Questa combinazione fece impazzire tantissimi motociclisti e nacque una vera e propria famiglia di moto con cilindrate da 350 a 900 e varianti di carena integrale e Half Fairing.
Dopo il 1998 Pierre Terblanche reinventò l'estetica mantenendo invariate le caratteristiche tecniche, portando il modello nel nuovo millennio. Per molti questa è la massima espressione in termini di prestazione e stile di tutta la dinastia, grazie a un look davvero particolare e forme morbide, tipiche dello stile del sudafricano, e una combinazione di ciclistica e meccanica che ha dato il massimo nelle ultime versioni, quelle dotate del motore 1000 DS, ovvero la massima espressione raggiunta dal bicilindrico DesmoDue.
Dopo un buco durato diversi anni, ecco comparire nel 2017 la nuovissima generazione della SuperSport, ma qui è cambiato ancora qualcosa. Il telaio non è più di derivazione racing, ma è una diretta evoluzione di quello utilizzato sulla Ducati Monster. Il motore, anch'esso, non è più raffreddato ad aria ma è un bicilindrico a liquido con frizione in bagno d'olio da 939cc. Le prestazioni sono superiori a tutte le precedenti, ma allo stesso tempo è una moto dalla guida più facile, turistica e fluida. Ci sono addirittura accessori prettamente touring come un kit di borse dedicato. La posizione di guida è tutt'altro che sacrificata come in passato, anzi, è comoda anche per le lunghe percorrenze e il passeggero ha una porzione decente di sella.
Con il 2021 è arrivato il primo restiling di questa quinta generazione (terza nel conteggio dal 1988 in poi), ma anche con un cupolino più simile alla Panigale, rimane la più turistica di tutta la storia del modello. Si tratta di una sorta di sacrilegio al nome che porta o è la naturale evoluzione del modello? A parer nostro è il concetto stesso di sportività stradale che è cambiato nel corso di questi ultimi anni, e se ragioniamo così il cambiamento della SuperSport è perfettamente in linea con il significato che questo termine assume nel contesto motociclistico moderno. Di conseguenza riteniamo la scelta di Ducati più che valida, perchè di fondo anche l'ultima generazione rispetta il nome che porta se lo rapportiamo al segmento delle sportive stradali attuali.
Prova Ducati SuperSport 950, LE FOTO
Poche e mirate modifiche non hanno intaccato lo spirito della SuperSport 950, moto tanto poliedrica quanto divertente. Ecco le foto della prova.
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