Quando si parla di performance “automatiche” su strada è il primo della lista, ma… non tutti lo amano. Hanno torto?
C’è da sempre un sentiment contrastante quando si parla di TMAX (QUI tutti i voti del nostro #Sottoesame). Da un lato intere community che lo amano alla follia, e lo idolatrano come icona indiscussa della propria quotidianità. Dall’altro, detrattori a prescindere. Come se lo scooter Yamaha volesse togliergli qualcosa. Non è una moto, vuole fare la moto… Ma chi si crede di essere?
A dire il vero, tutti quelli che si accaniscono da anni nel voler mettere i puntini sulle "i", proprio non li capisco. Insomma, gliene dicono di tutti i colori, mentre il TMAX non vuole altro che essere il TMAX. Un’alternativa, non un concorrente. Anzi, meglio, un'alternativa rilevante. Un qualcosa da prendere in considerazione se delle moto ti interessa poco - anzi, *proprio* perché te ne interessa poco - ma sai apprezzarne le qualità intrinseche e vuoi mescolarle alle tue giornate. Ci sali, lo usi, vai forte, non ti stressi, ti diverti, ti diverti ancora, arrivi - al lavoro, in palestra, al mare, dagli amici - metti il casco nel sottosella, e ciao. Con le mani - belle libere - ciao ciao!
Test Yamaha TMAX Tech MAX 2022: la gallery
Se vuoi praticità, ma anche un automatico che vada forte come una moto, perché non ti fai un TMAX? Una domanda che probabilmente si sono posti in tanti, dalle nostre parti, se si considera che delle oltre 350.000 unità del maxi giapponese vendute nel mondo, circa 160.000 sono state immatricolate in Italia. Ecco le foto dal test dell'ultimo TMAX 2022 in versione Tech MAX
Guarda la galleryAnche per il nuovo TMAX 2022 non mancano pacchetti dedicati, con accessori appositamente studiati per andare incontro alle esigenze di chi vuole imprimere maggiore personalità al mezzo; oppure, di chi desidera amplificarne la già elevata versatilità. Due, nello specifico, i pack previsti: Sport e Urban.
Nel primo spiccano il cupolino sportivo, i poggiapiedi dedicati, e le protezioni per le leve dei freni. Il secondo, invece, prevede due diversi livelli di allestimento, che si differenziano, prevalentemente, per la dimensione L (34L) e XL (45L) del baule posteriore. Completano la lista, il portapacchi, la piastra di montaggio, lo scratch protector, lo schienale per il bauletto, l’organizzatore bagagliaio (un modo semplice, quest’ultimo, per organizzare gli effetti personali nel vano sottosella e tenerli fermi e ordinati durante la marcia).
Da segnalare, infine, anche il nuovo impianto di scarico Akrapovic, ridisegnato, con specifiche Euro5. Ha la protezione e il fondello in carbonio ed è disponibile in Black e Titanio.
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