La crossover 500 giapponese si rinnova cambiando nome ed estetica, ma nel complesso rimane invariata l'ottima base ciclistica e meccanica. Ecco le differenze fra la vecchia e la nuova.
Non è passato tanto tempo dall'ultimo restyling della CB500X, ma in Honda hanno deciso comunque di cambiare in maniera profonda il modello regalandogli un'estetica rinnovata e incentrata su linee nuove e più semplici, molto più in linea con il mondo delle crossover ispirate al fuoristrada. Anche il nome cambia, perchè ora tutta la famiglia CB si divide e in questo caso diventa NX500, proprio come la sigla della mitica Dominator. Mettiamo accanto il modello 2024 e quello in listino fino a fine anno per capire come distinguerle e riconoscerle per strada.
Partiamo dalla cosa che non cambia fra i due modelli: l'impostazione ciclistica e meccanica. Come possiamo vedere dalla foto laterale, il telaio rimane il medesimo e il motore bicilindrico parallelo ha sempre 48 CV, quindi guidabile con patente A2, ma una nuova mappatura della centralina permette non solo l'omologazione Euro5+ ma anche una curva di coppia più corposta ai bassi-medi regimi.
Sulle sovrastrutture invece cambia tutto, perchè il cupolino e i fianchetti sono stati completamente ridisegnati. La CB500X si basava su spigoli e dettagli sfaccettati, come per esempio il faro anteriore e i fianchetti laterali (in foto verniciati in nero) che si staccano visivamente dalla linea laterale. Sulla nuova NX quest'effetto viene meno e i fianchetti sono sì più abbondanti ma anche più raccordati nel design e creano una carena doppio strato che canalizza e convoglia l'aria verso l'esterno offrendo più protezione al pilota.
Il faro anteriore è a sua volta differente, diviso in due sezioni sotto la lente trasparente che le dà uno sviluppo verticale. Con l'assenza del piccolo becco si ha l'impressione di un cupolino più compatto e ispirato alle moto che corrono alla Dakar, o meglio ancora quelle enduro stradali pensate più per il fuoristrada che per il turismo.
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