BMW Motorrad, intervista a Flasch: tra nuovi modelli e mondo corse

Abbiamo intervistato il nuovo responsabile mondo di BMW Motorrrad, il più giovane amministratore delegato nella storia del marchio bavarese. Il futuro? Vedrà la nascita di molti nuovi modelli

Klaus Nennewitz

17.06.2024 ( Aggiornata il 17.06.2024 11:28 )

Marcus Flasch, classe 1981, ha assunto la carica di responsabile di BMW Motorrad il 1 novembre 2023, succedendo a Markus Schramm, che era al timone dell’azienda dal 2018.

La carriera di Marcus Flasch, il nuovo responsabile di BMW Motorrad

Dopo gli studi di ingegneria automobilistica, il dirigente austriaco ha fatto una carriera di tutto rispetto presso il fornitore di servizi di ingegneria Magna, dove ha ricoperto il ruolo di membro del Consiglio Operazioni e Qualità per l’Europa prima di approdare in BMW nel 2015 come responsabile di qualità per i veicoli premium e Rolls-Royce. Successivamente è diventato il responsabile di prodotto della serie 8 e nel 2018 capo di BMW M GmbH.
Sotto la sua guida, BMW M GmbH è diventata un fornitore leader di auto ad alte prestazioni e l’azienda è stata fusa con BMW Motorsport.

Prima di passare a BMW Motorrad, Flasch è stato responsabile dello sviluppo e del design di tutti i veicoli del marchio BMW nelle classi medie e premium, nonché del marchio Rolls-Royce. Il più giovane amministratore delegato nella storia del marchio moto bavarese era presente alla presentazione internazionale alla stampa a Malaga insieme ai giornalisti per guidare i tre nuovi modelli F 900 GS, R 12 nineT e M 1000 XR.

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L'intervista

– Mister Flasch, molti dei suoi dipendenti hanno una forte cultura motociclistica, che si riflette nella loro passione per il lavoro e per il prodotto. Lei è relativamente nuovo in questo mondo a due ruote: che tipo di cultura motociclistica porta con sé nel nuovo incarico?

"Già da adolescente avevo una Vespa 50 Special blu del ’79, che era stata personalizzata, ma era in pessime condizioni. Nel mio garage ci sono diverse moto d’epoca italiane e negli ultimi anni ho partecipato a diversi eventi in pista e ho fatto molti viaggi lunghi in moto".

– In qualità di Amministratore Delegato di BMW MGmbH, ha fuso l’azienda con BMW Motorsport dichiarando: "l’integrazione è importante perché molti giovani sono ancora entusiasti delle corse”. Come difenderebbe le
corse in un talk show?

"Prima di tutto le corse sono uno sport e gli atleti sono dei modelli per i giovani. In secondo luogo, per me le gare in
pista hanno qualcosa delle battaglie dei gladiatori del passato e delle loro storie eroiche che affascinano ancora oggi. Penso quindi che le corse siano senza tempo e che esercitino ancora oggi un grande fascino".

– “Brand” era una delle parole preferite del suo predecessore, il dottor Schramm. Lei ha preso le redini di BMW
Motorrad nell’anno del più grande successo e del suo centenario, quali sono le sue ambizioni per i prossimi anni?

"Prima di tutto, voglio continuare sulla strada del successo e non cambiare nulla solo per il gusto di cambiare, ma per rendere un buon marchio ancora migliore. Un aspetto importante del mio lavoro sarà il costante rafforzamento del marchio, ma anche l’attenzione alla comunità globale".

Parola chiave “cambiamento"

– Parola chiave “cambiamento”: grazie alla sua decisione, i BMW Motorrad Days 2024 non si svolgeranno più
a Berlino, ma nuovamente a Garmisch. Cosa pensa della presenza di BMW all’EICMA di Milano?

"Il mio primo viaggio di lavoro mi ha portato all’EICMA nell’autunno del 2023 e lì ho visto molti dei nostri modelli negli stand dei nostri partner, ma non nei nostri. In futuro, torneremo all’EICMA insieme a BMW Motorrad Italia".

– Nel suo ufficio c’è una BMW MotoGP degli anni 2010. Continuerà a focalizzarsi sulle competizioni “cliente” come i suoi predecessori o si concentrerà maggiormente sulle corse di alto livello?

"Abbiamo una strategia per le corse, stiamo avendo sempre più successo nel WSBK (Campionato Mondiale Superbike) e ora abbiamo probabilmente il miglior pilota sotto contratto. Prima di tutto, cercheremo di avere il massimo successo nel WSBK, come è appropriato per il marchio BMW Motorrad, e allo stesso tempo valuteremo molto attentamente se altre classi e formati hanno senso per noi".

– Come valuta l’ingresso di due vostri concorrenti nel motocross, una disciplina completamente nuova per queste aziende?

"Non conosco le strategie di queste aziende, ma quando vedo che gli altri si spingono sempre di più nel fuoristrada, è
in qualche modo lusinghiero per noi, perché abbiamo alcuni prodotti che hanno un forte appeal nel settore del fuoristrada e dell’avventura".

– BMW MOTORRAD si sta concentrando più che mai sul top di gamma con le versioni M, il che è certamente logico per una superbike, ma cosa ha spinto la vostra azienda ad applicare il concetto M anche alla S 1000 XR?

"Il logo M si trova anche su una X5, per esempio, e non solo su veicoli direttamente ispirati alle corse, come una M3. Una BMW X5 M accanto a una M 1000 XR sarebbe l’immagine che userei per spiegare la strategia di successo
del prodotto".

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– La nuova R 12 nineT è affascinante sotto molti aspetti. Qual è la caratteristica più evidente della moto?

"In primo luogo, la tipicità e l’autenticità di BMW Motorrad, con l’allestimento molto ridotto del leggendario boxer,
senza fronzoli e con la possibilità di personalizzare la moto. Il veicolo è stato deliberatamente progettato in modo da
poter sfogare la propria creatività con gli accessori, così da trasformare la nineT in maniera molto personale".

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particolare strategia dietro a tutto questo? Non vi mette sotto pressione per la stagione 2025?

"No, affatto. Abbiamo una strategia di prodotto molto chiara a lungo termine e continueremo a presentare molti nuovi modelli in futuro. Il nostro portafoglio è più ampio e più attraente di quello di qualsiasi altro concorrente, e lo considero un punto di forza e non qualcosa che ci mette sotto pressione".

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