Royal Enfield, Himalayan: perchè sta piacendo così tanto?

Conosciamo l'Himalayan, una crossoverina tutta muscoli e ferro arrivata dall'India che porta all'estremo il concetto di moto per farci un po' di tutto, con il suo faro rotondo e le sue forme a metà fra una classica e una moderna adventurer. Il concetto estetico è stato sviluppato per tenere fede alla tradizione di moto vintage di Royal Enfield, e per sposare ancora meglio il carattere di tuttoterreno che la Bullet ha sempre avuto lungo tutta la sua storia, con una bella ruota da 21" davanti e sospensioni dalla lunga escursione.
Questo concetto non ha pari sul mercato, è una moto che porta in seno uno stile unico e rappresenta una categoria a sè stante, condividendo forse alcune caratteristiche con altre monocilindriche di piccola cilindrata come la CRF300L e altre con moto bicilindriche di piccola cilindrata nel range delle crossover per patente A2.

Ma perchè questa formula del tutto nuova sta affascinando così tanto gli italiani?
Nel mese di giugno 2024, la Himalayan è quarta fra le moto più vendute del mese e la performance da inizio anno la vede saldamente all'interno della Top30, in costante ascesa. 

Royal Enfield, Himalayan: un mulo a due ruote

Gli italiani sono sempre stati affascinati dai mezzi di trasporto pratici e funzionali. Nella storia del nostro paese, la mobilità di massa è stata affidata a due di questi esempi, ovvero la Fiat 500 e la Vespa, due mezzi economici, facili da guidare ed poco costosi da gestire. In tempi recenti, si è andati verso la stessa formula di successo con la Fiat Panda e l'enorme diffusione degli scooter Honda SH.
L'Himalayan è un po' la versione "per appassionati" di questa logica molto razionale che punta all'efficienza nella maggior parte delle situazioni, spendendo pochi soldi e pensieri. 

Il fatto che abbia l'aspetto di una moto robusta benchè compatta, trasmette sicurezza all'acquirente che sedendo sulla moto la trova facile da capire e capace di trasmettere alcuni fondamentali messaggi che sono alla base di un acquisto intelligente: l'idea è quella di avere un coltellino svizzero con la punta giusta per ogni occasione, per il massimo della soddisfazione con poco impegno mentale e di portafogli.

Andare ovunque, niente di più

Nella storia delle due ruote abbiamo conosciuto diversi modelli che possono vantare il soprannome di "mulo". L'animale da soma per eccellenza ha la caratteristica di essere un infaticabile lavoratore e un compagno fedele che, con giusto un po' di cibo e acqua, è capace di portarci ovunque. Il mulo in senso meccanico è quindi quel mezzo che ci può permettere di raggiungere qualsiasi posto nel mondo senza farci venire l'ansia da prestazione o la paura delle rotture, e l'Himalayan incarna perfettamente queste caratteristiche per due motivi:

1. grande robustezza percepita, data dalla poca plastica e dal look minimalista 
2. l'impressione di essere una moto facile da riparare e quindi affidabile. 

È curioso quanto significativo che un modello così "grezzo" (l'ultima con raffreddamento a liquido lo è molto meno rispetto alla prima serie) si inserisca con successo in un mondo che sembra urlare il contrario, dove la tecnologia fa da padrone in tutti i settori dell'automotive e le moto diventano sempre più costose e complesse nel funzionamento. Stai a vedere che, alla fine della fiera, quello che vuole il motociclista è semplicemente salire in sella ed esplorare il mondo?!