Diretta concorrente di CBR600-RR, GSX-R600, YZF-R6 e della Triumph Daytona il modello 2009 ha rappresentato un sostanziale miglioramento rispetto alla versione precedente
Da quando ha esordito sul mercato nel 1995, la Kawasaki ZX-6R Ninja è sempre stata una moto sportiva pura, votata alle prestazioni e alla guida in pista. Il modello 2009, non è stato da meno, anzi ha rappresentato un sostanziale miglioramento rispetto alla versione precedente.
Kawasaki ZX-6R Ninja (2009-2014)
la Kawasaki ZX-6R Ninja è stata lanciata per la prima volta sul mercato nel 1995, ma nel 2009 la nuova versione ha rappresentato una vera svolta nella gamma della Casa giapponese. Il modello è stato diretto concorrente della CBR-RR, GSX-R, YZF-R6 e Triunph Daytona.
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Il confronto non ha riguardato solo il paragone con la “vecchia” ZX-6R, ma ha coinvolto in una comparativa le altre tre sportive 600 giapponesi, CBR-RR, GSX-R, YZF-R6, e la tre cilindri Triumph Daytona. La Ninja è emersa molto bene, risultando una eccellente sportiva per andare forte in pista. Il quattro cilindri in linea ha una erogazione corposa e lineare lungo tutto l’arco di utilizzo, con una ottima reattività al comando del gas, sempre gestibile e senza brusche reazioni inaspettate. Il merito di questa fluidità di erogazione è dovuta, oltre che alle tarature dell’alimentazione, anche al sistema antisaltellamento accoppiato alla frizione multidisco, che, lasciando il motore molto libero a centro curva, impedisce buchi o esitazioni quando si riprende in mano il gas per riaccelerare verso la staccata successiva. Questa linearità, poi, si unisce a un ottimo valore di potenza massima: il nostro test al banco ha misurato 115,14 CV alla ruota, il valore più elevato fra le moto con cui è stata svolta la comparativa, una potenza che permette di raggiungere la velocità di 257 km/h.
Insieme alle prestazioni pure del motore, un altro punto di eccellenza della ZX-6R è il peso, misurato con il pieno di carburante in 184,8 kg. Rispetto al modello precedente la moto aveva beneficiato di una efficace cura dimagrante, resa possibile da numerosi interventi sulla ciclistica che non solo hanno migliorato la lettura della bilancia, ma hanno anche apportato migliorie ai parametri principali. L’angolo di sterzo è di 24°, più chiuso di un grado rispetto a prima, mentre la posizione del baricentro è stata rivista posizionando il motore 16 mm più in alto. Completamente nuova la forcella Showa con struttura “Big Piston” (l’idraulica lavora direttamente all’interno dello stelo senza la classica cartuccia), soluzione che coniuga anch’essa la riduzione del peso e una maggiore efficacia nel comportamento dinamico della moto. E senza dubbio questa modifica ha perfettamente centrato l’obiettivo, perché la sospensione anteriore mostra una resa da riferimento, e, insieme alle ottime prestazioni dell’impianto frenante e all’efficacia del sistema antisaltellamento, garantisce un eccellente comportamento in frenata.
- Prestazioni motore
- Efficacia forcella
- Ammortizzatore di sterzo Ohlins
- Inserimento in curva
- Posizione di guida allungata
- Design silenziatore
Nessuna campagna di richiamo
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