Editoriale del Direttore: incentivi, un piccolo aiuto

Editoriale del Direttore: incentivi, un piccolo aiuto

Il mondo a due ruote soffre. L’incertezza per il futuro frena le nostre aspirazioni motociclistiche. Il settore dell’automotive rallenta e il governo corre ai ripari. Basterà per superare la crisi che stiamo vivendo?

18.05.2022 ( Aggiornata il 18.05.2022 15:30 )

I dati di vendita riferiti al mese di aprile diffusi da Confindustria ANCMA (l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori) raccontano di un mercato delle due ruote in leggera flessione rispetto ai primi mesi dell’anno. Arretrano le immatricolazioni delle motociclette, ma soprattutto quelle di scooter e ciclomotori fanno segnare numeri negativi a doppia cifra. Veniamo da una serie di mesi con il segno “+”, un trend destinato a cambiare. Usciti da un tunnel stretto e buio, quello della pandemia, siamo ripiombati in un’altra oscurità, quella della guerra. Che ha ripercussioni non solo militari, ma anche geopolitiche, che condizionano indirettamente la vita di ciascuno di noi. L’incertezza sul futuro, l’aumento del costo delle materie prime, la necessità di cambiare strategie economiche sui mercati globali hanno una ricaduta sui nostri conti correnti.
E le nostre voglie (una moto, lo scooter nuovo, una vacanza...) passano un po’ in secondo piano. Non tanto per la bolletta del gas che pesa qualche decina (centinaia?) di euro in più, quanto per una sorta di pessimismo generale che ci fa guardare al futuro (a breve e medio termine) con sfiducia. E che ci fa chiudere a riccio in attesa di tempi migliori.

Arrivano gli incentivi per il 2022, 2023 e 2024

Il comparto automotive va supportato. Lo sanno bene i nostri politici che stanno cercando di uscire da una situazione davvero complessa: da un lato il PNRR (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) post Covid, che ha tra i suoi pilastri la transizione ecologica, dall’altro un riassetto globale sulle forniture, una economia che rallenta e risorse da trovare e investire per cercare di ovviare al problema. Una buona (piccola) notizia arriva dal “palazzo”: gli incentivi sono in arrivo. Il governo ha stanziato 15 milioni di euro per il 2022, il 2023 e 2024 se si acquistano ciclomotori elettrici e ibridi. Per i veicoli a due ruote tradizionali (con propulsore a combustione) sono stati previsti 10 milioni per quest’anno e 10 complessivi per il 2023 e 2024. Un segnale positivo per un settore – quello dell’automotive nella sua interezza – che non vive un momento particolarmente florido.

Materie prime, un problema anche nostro!

In questo contesto, anche InMoto combatte la sua personale battaglia per mantenere la rotta impostata nonostante l’aumento dei costi delle materie prime. Come avrete notato, il prezzo di copertina aumenta di 50 centesimi arrivando a 4,50 euro. Abbiamo riflettuto a lungo prima di prendere questa decisione, inevitabile alla luce dello spropositato aumento delle quotazioni di energia e carta, due fattori imprescindibili nel processo di produzione e distribuzione del vostro e nostro giornale. Questo piccolo sforzo aggiuntivo che vi stiamo chiedendo, garantisce alla testata di avere conti in equilibrio e di conseguenza di rimanere libera e in grado di garantire un’informazione di qualità. Quella che da 36 anni cerchiamo di darvi con prove strumentali, comparative, approfondimenti fatti con passione e competenza. Una linea editoriale che non verrà mai meno.

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