Dall'idea di un designer belga arriva un sistema di conversione motore-batteria per gli storici cinquantini Honda Cub e tanti altri mezzi con schema meccanico simile. E' il primo passo verso il retro fitting per tutti
Benjamin Surain è un designer belga molto attivo e noto nel mondo della mobilità elettrica, che di recente ha studiato il sistema di retro fitting E-Core per vecchi cinquantini dotati motore a cilindro orizzontale, ovvero quelli che vengono montati sui ciclomotori Honda Cub fin dagli anni '50 e su un'infinità di mezzi simili nati su questo filone e che sono una grossa fetta del parco circolante del sud-est asiatico ancora oggi.
Il progetto è tanto geniale quanto semplice: usando le stesse dimensioni e gli stessi punti di ancoraggio al telaio, Surain è riuscito a sviluppare un concept che include non solo il piccolo motore elettrico ma anche la batteria e che dovrebbe essere capace di fornire lo stesso tipo di prestazioni di un motore monocilindrico 50 a 4 tempi sia in termini di potenza (dai 3 ai 5 kW) che di autonomia, che dovrebbe essere simile a quella di un normale pieno di benzina.
Al momento il progetto ha superato la fase di ideazione e sono stati realizzati i primi prototipi, passando al sucessivo step che è il percorso di test per affidabilità e prestazioni. Il sistema è di sicuro interessante e ci sono alcuni investitori asiatici interessati. L'idea del suo inventore è quella di trovare una partnership capace di finanziare la produzione e la distribuzione del progetto e farlo diventare la prima realtà di retro-fitting in larga scala.
L'idea della conversione in elettrico di mezzi d'epoca e non è di gran lunga discussa fra chi si occupa di mobilità sostenibile in questo periodo. Si sta lentamente capendo che per accelerare la diminuzione di inquinamento non bisogna soltanto produrre nuovi mezzi elettrici (che hanno un percorso di produzione tutt'altro che green), ma anche restaurare e/o convertire ad elettrico di mezzi che già percorrono le strade e che non sono facilmente riciclabili. Aiutare l'ambiente trasformando e non cancellando il passato è uno degli step verso una sostenibilità più reale consapevole, meno influenzata dal greenwashing e con un'attenzione speciale anche per la storia, che non può essere cancellata da un giorno all'altro.
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