Secondo i dati ACEM, il nostro Paese ha fatto registrare il più alto numero di immatricolazioni, 320.186 unità
Il 2023 per l’Italia delle due ruote ha segnato un traguardo molto importante, facendo registrare un numero di immatricolazioni di moto e scooter così alto come non si vedeva dal 2010. Ma c’è di più. Le immatricolazioni italiane del 2023 sono state le più alte di tutta Europa.
Sebbene i numeri europei siano stati positivi, parliamo di 1.049.898 unità immatricolate nel 2023 (+10,5%) considerando i cinque maggiori mercati e cioè Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito, quelli italiani hanno fatto meglio di tutti.
Stando ai dati ACEM (Association des Constructeurs Européens de Motocycles) i volumi di immatricolazioni hanno avuto la maggiore crescita in Italia, con 320.186 unità e +18% su base annua. Segue poi la Spagna (201.115 unità, +13,6%), la Germania (213.801 unità, +7,2%) che nonostante sia il secondo mercato europeo perde qualcosa rispetto agli anni passati, e la Francia (206.731 unità, +6,9%). Volumi più o meno stabili nel Regno Unito (108.065 unità, -1,2%).
Sempre secondo i dati ACEM, le immatricolazioni dei ciclomotori hanno raggiunto un volume totale di 193.145 unità nei sei mercati europei dei ciclomotori monitorati (Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna). Questo volume di immatricolazioni rappresenta una riduzione del 24,5% rispetto allo scorso anno (255.909 unità). Riduzione che ha i suoi picchi nei Paesi Bassi (34.027 unità, -45,1%) e Germania (17.627 unità, -40,5%), e poi Francia (75.426 unità, -19,1%) e Italia (18.737 unità, -13,3%), con calo decisamente minore in Belgio (-3,8%) e Spagna (-5,2%).
L'ASFALTO RICICLATO CRESCE IN ITALIA (MA LA MEDIA EUROPEA È LONTANA)
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