Quanto "incassano" le città italiane con le multe stradali e gli autovelox?

Quanto "incassano" le città italiane con le multe stradali e gli autovelox?

La situazione cambia tra grandi. e i piccoli centri ma, in entrambi i casi i numeri "fanno impressione". Le amministrazioni cosa ci fanno con quei soldi?

Redazione - @InMoto_it

06.06.2024 12:48

Si è spesso sentito parlare di incassi da capogiro provenienti dalle multe stradali. Stando ai numeri riferiti dal Codancons, nel 2023, grazie alle sanzioni provenienti dalle 20 principali città italiane, i proventi sono cresciuti del 6,9% se si fa un paragone con il 2022, arrivando a 584,7 milioni.

Le città che "guadagnano" di più con le multe

Se si dovesse fare una classifica, è Roma a “guadagnare” più soldi, con oltre 172 milioni di euro nel 2023, in crescita del +29,7% sul 2022.
Segue, poi, Milano con 147 milioni di euro (-3% sul 2022), Firenze con 45 milioni e Bologna con 43 milioni.

Se, invece, si prendono come riferimento le multe effettuate con gli autovelox, la classifica si "inverte", vedendo al primo posto Firenze con 18,7 milioni di incassi, seguita da: Milano con 8,5 milioni di euro, Roma con 7,5 milioni e Genova con 5 milioni.

La situazione nei piccoli comuni 

Una fotografia abbastanza simile si ha nei piccoli comuni, ma in questo caso sono i dispositivi di controllo velocità a essere la principale fonte di questi mostruosi incassi. Il problema, che va dal Salento alle Dolomiti, sembrerebbe riguardate l'irregolarità degli autovelox, tant'è che il Governo ha messo a punto una legge che dovrebbe limitarne l'utilizzo.
Matteo Salvini diceva che i macchinari "nei punti pericolosi continueranno ad essere installati. Gli autovelox furbetti, a ripetizione sugli stradoni o dietro l'albero, che sono una tassa occulta, non potranno più essere installati. Il sindaco dovrà giustificare per motivi di sicurezza perchè quell'autovelox è stato installato. Perchè sono una rovina".

Ad ogni modo, tornando ai proventi ottenuti attraverso le sazioni degli autovelox, è stato Assoutenti ad analizzarne i dati. Ad aver sorpreso maggiormente, finendo nell' “occhio del ciclone”, è stato Colle Santa Lucia, un piccolo paese situato nelle Dolimiti, che pur avendo solo 350 abitanti ha incassato nel triennio 2021-2023 ben 1.265.822 euro grazie all'unico autovelox lì installato, traducendosi in 3.616 euro a cittadino residente, spiega Assoutenti.

A fare fortuna anche i comuni del Salento, che nel 2023 hanno registrato incassi milionari: più di 8,7 milioni di euro in soli 4 comuni (4.770.631 euro Galatina, 1.830.484 euro Trepuzzi, 1.240.770 euro Cavallino e 898.986 euro Melpignano).
Un'altra strada rossa, se così vogliamo chiamarla, è la via Flacca che attraversa il litorale del sud laziale: qui il Comune di Terracina ha ricavato nel 2023 ben 2.177.914 euroFormia ne ha ottenuti 506.886 e Gaeta 365.326.
Sposandoci al Nord, in Veneto le sazioni degli autovelox hanno fatto guardagnare 3.486.863 euro al comune di Cittadella (Pd), 1.630.297 euro a quello di Cadoneghe (Pd), 1.547.812 euro a quello Giacciano Con Baruchella (Ro), 1.306.311 euro a quello di Bagnolo Di Po (Ro), 1.085.383 euro a quello di Arsiè (Bl), e 1.044.070 a quello di Tribano (Pd).

"Che fine ha fatto l'Osservatorio sulle multe stradali (la relazione annuale sulla trasparenza nell'utilizzo dei proventi)?"

Carlo Rienzi, presidente Codacons, ha detto che "a fronte di tali numeri imponenti non possiamo non chiederci che fine abbia fatto l'Osservatorio sulle multe stradali introdotto dal decreto legge P.a. bis del 2023 e che sarebbe dovuto entrare in funzione entro 90 giorni dalla conversione in legge del decreto (pubblicata in GU il 16 agosto 2023) con il compito di realizzare una relazione annuale contenente in particolare i dati relativi agli incidenti stradali e alla regolarità e trasparenza nell'utilizzo dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie e nell'uso dei dispositivi elettronici di controllo della velocità", nonché di esaminare "le segnalazioni delle associazioni dei consumatori operanti nel settore e richiedere dati e informazioni alle competenti amministrazioni. Nonostante la crociata avviata dal ministro Matteo Salvini contro autovelox e limiti di velocità, di tale Osservatorio, che fa capo proprio al Mit, non si è saputo più nulla.”

"Nelle principali città italiane, si registra unaumento di introiti, ma le amministrazioni locali non hanno consegnato la relazione telematica saranno multate, come prevede la legge?"

Simone Baldelli, responsabile nazionale del dipartimento tutela dei consumatori di Forza Italia e autore del libro 'Piovono multe, ha poi detto che "dal 2022 al 2023, almeno nelle principali città italiane, si registra una tendenza all'aumento di questi introiti. Sarebbe interessante capire quante amministrazioni locali non abbiano adempiuto all'obbligo previsto dal Codice della strada di consegnare la relazione telematica entro il termine del 31 maggio e se, per questa loro violazione, saranno multate come prevede la legge. Resta inoltre da chiedersi se a fronte di questo aumento di entrate si possa registrare un corrispondente aumento della sicurezza e della manutenzione stradale".

"Gli autovelox non devono essere usati come bancomat"

Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, ha poi detto di essere "favorevoli alle multe verso chi supera i limiti di velocità, a patto che i primi a rispettare le regole siano gli enti locali, che non devono usare gli autovelox come bancomat ma solo ai fini di garantire la sicurezza stradale. In tal senso riteniamo giusta la recente decisione del governo di regolarizzare l'uso di tali apparecchi ma devono essere previste sanzioni salate anche per gli enti locali che non rispettano le disposizioni."

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