Nuovo Codice della Strada, non se ne parla più: che succede?

Nuovo Codice della Strada, non se ne parla più: che succede?

La riforma voluta dal ministro Salvini sembrerebbe essere pronta per l’approvazione ma ci sono molti punti controversi: ecco quali

19.06.2024 15:32

Il testo della riforma del Codice della Strada è stato approvato alla Camera il 27 marzo scorso e subito dopo è passato al Senato, dove è stato assegnato all’8ª Commissione (Ambiente, Transizione Ecologica, Energia, Lavori Pubblici, Comunicazioni, Innovazione Tecnologica). Questa ha fatto molte audizioni, ma la sensazione è che non verranno fatte modifiche al testo proposto, che quindi andrà in vigore così com’è.

Ma quando?
Abbiamo ormai superato la metà del mese di giugno e tutto sembra fermo. Di sicuro si voleva archiviare la consultazione delle Europee, ma ora che questa è stata fatta, il Codice potrebbe partire. Anche perché, diversamente, sarà difficile mandarlo in vigore e applicarlo prima dei grandi esodi estivi.

Indice:

  • I controlli per chi guida sotto l'effetto di sostanze 
  • Sospensione breve patente: quando scatta e quanto dura
  • Autovelox: meno multe ma, più alte
  • Nuovo Codice della Strada: tutte le contraddizioni

I controlli per chi guida sotto l'effetto di sostanze

Voluto dal Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il progetto di legge ha creato molte polemiche. Il primo degli aspetti controversi è probabilmente la forte stretta sulla guida sotto effetto di stupefacenti o di sostanze psicotrope, quelle che alterano il normale stato psichico di un individuo, categoria nella quale rientrano molti farmaci.
Le sanzioni sono molto pesanti, e comprendono la revoca della patente, che può essere nuovamente conseguita dopo un periodo minimo di 3 anni.

Potrebbe non esserci nulla da obiettare, se non fosse che la modifica introdotta dal testo di legge in discussione va a cancellare la valutazione dello stato di alterazione, un passaggio fondamentale per decidere se una persona sta guidando sotto l’effetto di sostanze.
(Su questo aspetto abbiamo preparato un approfondimento che vi proporremo domani, con un secondo articolo espressamente dedicato).

Norme più severe sono previste anche per chi si fa cogliere alla guida con un tasso alcolico troppo elevato. Dagli 0,8 g/l in su arriverà l’annotazione “alcol zero” sulla patente, alla quale si accompagnerà l’obbligo di guidare per 2 o 3 anni veicoli dotati di alcolock, che per le moto però non ci risulta esista.
Aumentano anche gli anni di carcere per chi, in preda all’alcol, causa incidenti mortali o con lesioni gravi.

Sospensione breve patente: quando scatta e quanto dura

Uno spunto interessante sono, invece, le sospensioni brevi della patente previste per una serie di infrazioni, che vanno dalla guida contromano al sorpasso dove vige il divieto, dalla mancata precedenza al passaggio con il rosso, dal passaggio sotto le sbarre del passaggio a livello al mancato rispetto della distanza di sicurezza, dal mancato uso di casco, cintura di sicurezza o lenti alla mancata precedenza ai pedoni. In tutti questi casi è prevista la sospensione della patente per 7 giorni, se il guidatore ha un punteggio compreso fra 10 e 19 punti, e per 15 giorni se ha meno di 10 punti.
Nessuna sospensione dai 20 punti in su.

In Italia però ci sono solo 818 mila guidatori che hanno meno di 20 punti, a fronte di 34 milioni di patentati!
Le sospensioni brevi saranno veramente per pochi.

Autovelox: meno multe ma, più alte

Polemiche forti ci sono pure intorno al tema dei controlli di velocità, perché se si prenderanno due o più velox nell’arco di un’ora, su strade che fanno capo a una stessa amministrazione, se ne pagherà solo uno, quello più alto, maggiorato di un terzo.
Verrà poi aumentata la multa per chi in città supera il limite di un valore compreso fra i 10 e 40 km/h. Dai 173 euro attuali si passa a una sanzione di 220 euro, con sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
Tutto per soli 10 km/h più, magari, del diffusissimo limite a 30?

Al di là della possibile antipatia per i Velox, in questo modo su moltissime strade non si potranno più fare controlli. E paradossalmente sarà proprio su quelle dove – a volte a ragione, a volte immotivatamente – vigono limiti di velocità più bassi.

A tranquillizzarci è però già arrivato un decreto che impedisce di fare controlli con postazioni fisse sulle strade urbane dove il limite è inferiore ai 50 km/h. Stessa cosa sulle strade extraurbane dove vigano limiti inferiori a quelli prescritti per la tipologia di strada di almeno 20 km/h.
Facciamo un esempio?
Sulle strade extraurbane principali la velocità massima non può eccedere i 110 km/h: con il nuovo decreto teoricamente su tali strade non si possono più piazzare postazioni automatizzate dove il limite imposto è inferiore ai 90 km/h, salvo specifiche e motivate deroghe. Ecco, proprio le specifiche e motivate deroghe sembrano essere un’arma per lasciare spazio alle amministrazioni che, in accordo con il Prefetto, potranno continuare a imporre i loro controlli di velocità.
Una legge che per certi versi getta fumo negli occhi di noi consumatori. Ma anche su questo stiamo per tornare con un approfondimento specifico.

Nuovo Codice della Strada: tutte le contraddizioni

Contraddizioni. Il nuovo Codice ne contiene molte. In qualche caso introduce degli ammorbidimenti, come quando dice che nell’arco di 24 ore si può essere multati solo una volta per l’accesso alle ZTL e alle aree pedonali. Così una volta presa una multa si potrà circolare impunemente tutto il giorno. Dall’altra parte però viene liberalizzato l’utilizzo delle apparecchiature fotografiche e video anche per violazioni del Codice della Strada sinora non contemplate, e per le quali quella specifica apparecchiatura può non essere omologata: basta che l’immagine della violazione sia valutata in tempo reale da un agente di polizia.

Parliamo di moto. Attenzione all’interfono. È tollerato, ma il Codice vieta le cuffiette e tutti i dispositivi che impediscono l’udito anche solo su un’orecchia. In questo caso, la multa dai 165 euro attuali salirà a 250 euro, con sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi.
Stesse sanzioni di chi usa lo smartphone alla guida.

Novità anche per chi guida con il cosiddetto foglio rosa: sarà vietato trasportare un passeggero. E la multa, 100 euro, colpirà pure chi siede dietro.

Interessante l’istituzione dell’obbligo per i costruttori di veicoli di segnalare chi non si presenta alle campagne di richiamo. Utile, peccato valga solo per auto e mezzi più grandi, e abbiano dimenticato le moto.
Forse non pensano che i richiami possano essere importanti anche per noi?

Di moto però si sono ricordati, aumentando i casi di divieto di sosta e facendo crescere le multe, a 41 euro per i ciclomotori ed a 87 per le moto.
Ma le autostrade apriranno ai mezzi sopra i 120 cc, se con motore termico, o pari ad almeno 6 kW se elettrici.

 

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