Società fittizie per commerciare carburante: scovata una maxi truffa

Società fittizie per commerciare carburante: scovata una maxi truffa

Il giro d'affari illegale ha fruttato oltre 15 milioni di euro: sequestrati distributori di carburante, resort e immobili per un valore enorme

Redazione - @InMoto_it

21.06.2024 ( Aggiornata il 21.06.2024 15:29 )

Un'operazione della Guardia di Finanza ha svelato una rete di società fittizie che operava nel settore del commercio dei carburanti, con un giro d'affari illegale che ha fruttato oltre 15 milioni di euro in pochi anni. A capo c'era un imprenditore quarantenne originario della Puglia, accusato di aver orchestrato una frode fiscale di notevole entità.

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Un giro d'affari da capogiro

Le indagini, condotte dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ancona su delega della Procura di Trani, hanno portato alla scoperta di un sistema di società create e gestite all'estero, pronte a essere sostituite per garantire la continuità dell'attività. Queste società, note come "cartiere", erano utilizzate per il traffico illecito e la vendita di oltre 133 milioni di litri di carburante, eludendo così il fisco italiano. I finanzieri hanno eseguito il sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di 15,5 milioni di euro. Il provvedimento ha interessato varie province italiane, tra cui Ascoli Piceno, Teramo, Pescara, Barletta, Pistoia, Reggio Emilia e Sassari.

Tra i beni sequestrati spiccano 32 unità immobiliari, comprendenti due distributori di carburante situati in provincia di Teramo, un deposito di carburanti in provincia di Reggio Emilia, un lussuoso resort a Baia Sardinia, nel Comune di Arzachena (Sassari), e un residence in provincia di Teramo. Inoltre, sono stati posti sotto sigillo numerosi appartamenti di pregio e terreni distribuiti in diverse province italiane.

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