Ducati e Lenovo portano l'intelligenza artificiale in MotoGP

Ducati e Lenovo portano l'intelligenza artificiale in MotoGP

Una collaborazione che va avanti dal 2018 e che ha permesso notevoli miglioramenti di prestazioni e know out. Ma non si fermano e continuano ad innovarsi

Redazione - @InMoto_it

27.06.2024 ( Aggiornata il 27.06.2024 12:03 )

La MotoGP incontra la tecnologia più alta, lo si vede bene dal lavoro che sta facendo Ducati in collaborazione con Lenovo, dal 2018, facendo cresce il talento dei piloti e la conoscenza degli ingegneri del team, che sono chiamati a elaborare dati in modo sempre più veloce.

Elaborare i dati alla massima velocità

Non è quindi un caso, parlando di tecnologia ad altissimi livelli, che le Desmosedici Ducati siano dotate di ben 50 sensori, in grado di raccogliere in un solo fine settimana di gara la bellezza di 100 GB di dati tra velocità, trazione e temperatura.
Lenovo, per questo, ha messo in campo l'infrastruttura iperconvergente Think Agile: si tratta di una piattaforma flessibile e potente che, utilizzando anche i server Edge ThinkSystem SE350, può elaborare grandi quantità di dati in tempi veloci e in ambienti non proprio adatti, come per esempio i box. 
Ma i sistemi avanzati non finiscono certo qui: dalle workstation mobili ThinkPad1, grazie alle quali sono possibili gli scambi dati tra box e pista prima della partenza, al Remote Garage, che serve per analisi ancora più complesse e si trova nella sede Ducati di Borgo Panigale.

Il robot Ducati presto in pista

La decisione di investire sull’intelligenza artificiale viene considerata un’opportunità dal team Ducati: piccoli passi in avanti che possono fare la differenza in pista. In pista, dovrebbe scendere a breve anche il robot NTB-01, realizzato da Ducati utilizzando la workstation ultracompatta ThinkStation P360 Ultra di Lenovo e risultato di una tesi di laurea di Andrea Gorfer, che oggi ricopre il ruolo di MotoGP Electronics & Electronic Systems Designer di Ducati Corse.
Ma cosa fa questo robot?
Il robot, un device a guida autonoma, è dotato di 15 sensori e del sistema LiDAR e seguirà la ricognizione che il pilota effettua a piedi in pista per registrare la traiettoria ideale e realizzare una copia digitale del circuito.

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