Moto storiche: il TAR annulla il divieto di circolazione a Roma, ma…

Moto storiche: il TAR annulla il divieto di circolazione a Roma, ma…

La notizia dell'annullamento da parte del Tribunale Amministrativo Regionale è ovviamente più che positiva. Ma riguarda solo alcuni mezzi: ecco quali

09.07.2024 ( Aggiornata il 09.07.2024 09:24 )

Con la sentenza n. 13620/2024 di venerdì 5 luglio, il Tar del Lazio ha annullato l’Ordinanza del Sindaco di Roma e la Deliberazione della Giunta Regionale per le parti che limitavano la circolazione dei mezzi storici all'interno della Fascia Verde della Capitale. Il Tar ha così accolto nuovamente le istanze della Federazione Motociclistica Italiana, degli altri Registri Storici e dei vari enti e associazioni coinvolte, inibendo l’efficacia dei provvedimenti comunali.

Dice la sentenza

Interessante quanto si legge nella sentenza. "Come già rilevato nella sentenza n.15408/2023 ed osservato altresì dal Consiglio di Stato nelle pronunce finora rese sulla tematica in esame a livello cautelare (rif. ordinanze nn. 2174/2023; 2175/2023) ma anche consultiva (rif. parere n.799/2021 del 21.4.2021), i mezzi di interesse storico e collezionistico rappresentano un bene di rilevanza culturale, pertanto assoggettato alla protezione apprestata dall’ordinamento e, con esso, dalla stessa Costituzione (art.9, ma va considerato anche l’art.16 sulla libertà di circolazione). Peraltro, tali mezzi sono oggettivamente infungibili, dal momento che, data la loro rilevanza storica, non possono essere sostituiti con altri veicoli più recenti (con il sacrificio ineluttabile del bene di rilevanza culturale), talchè non se ne può, senza adeguato e ragionevole bilanciamento con altro valore di rango costituzionale (la salute, ex art.32 Cost.), imporre il sacrificio immotivato, pena l’emersione di un diritto “tiranno”.

 La sentenza riconosce quindi il valore culturale del motorismo storico, che ha anche un importante indotto economico. E sottolinea come i mezzi storici siano un bene di rilevanza culturale assoggettati alla protezione della Costituzione. La limitazione alla loro circolazione, quindi, può essere motivata solo da un altro valore di rango costituzionale, ad esempio la salute.

Applicazione non automatica, e restano esclusi…

Attenzione però, la libera circolazione non è automatica: serve che il veicolo utilizzato sia iscritto in uno dei registri storici ufficiali, che nel caso delle moto sono quello della FMI o quello dell’ASI.

Restano invece completamente dimenticate le moto Euro 0 e, soprattutto, Euro 1, che a Roma, unica città italiana, sono completamente inibite dall’ingresso nella fascia verde, eccezion fatta per la domenica e i giorni festivi. Una misura del tutto immotivata, visto che le moto 4T, il 99,9% di quelle interessate dal provvedimento, hanno un’emissione di particolato assolutamente trascurabile.

Il commento del presidente FMI, Giovanni Copioli

"Sono orgoglioso che il Tar del Lazio abbia accolto le nostre richieste e quelle di tutti gli altri enti. Posso dire che questa sentenza è una vera e propria vittoria per il motorismo storico. Un primo, importante passo per l'annullamento dei provvedimenti di limitazione alla circolazione era stato fatto nell'ottobre 2023, questa volta però è stato posto un ulteriore fondamentale tassello che spero possa porre la parola fine a questa vicenda. Ringrazio tutte le istituzioni e i rappresentanti delle autorità che si sono spesi per ottenere questo successo, che tutela fortemente i nostri Tesserati con moto iscritte al Registro Storico".

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