Un piano finanziario garantisce liquidità fino a fine febbraio. Ma per un piano di ristrutturazione sarà cruciale l’ingresso di 23 potenziali investitori
Dopo la notizia del cambio al vertice, con Stefan Pierer ha lasciato il ruolo di CEO di Pierer Mobility AG, sostituito da Gottfried Neumeister, pur mantenendo un posto nel consiglio di amministrazione, per KTM quella di oggi 24 gennaio è stata una giornata cruciale. La situazione del marchio austriaco è stata al centro di un udienza presso la Corte Regionale di Ried im Innkreis, focalizzata sulle finanze piuttosto che sui programmi sportivi.
Secondo l’Associazione dei creditori alpini (AKV), le richieste di creditori e dipendenti ammontano a oltre 2 miliardi di euro. Contestazioni riguardano anche crediti intragruppo, aumentati significativamente dal 2023 per finanziare attività in perdita e un’elevata necessità di liquidità. Inoltre, creditori avanzano richieste di risarcimento in caso di risoluzione dei contratti in essere.
Un piano finanziario validato garantisce liquidità fino alla settimana 8 del 2025 (in pratica fino a fine febbraio). Tuttavia, per finanziare le quote del piano di ristrutturazione (il 30% del debito, da pagare entro due anni, è stata ritenuta valida dai crediori) è cruciale l’ingresso di investitori. Attualmente sono in corso trattative con 23 potenziali investitori individuati da Citibank. Secondo Pierer Mobility AG, alcune offerte prevedono finanziamenti diretti o tramite titoli di debito.
Le procedure di revisione sono ancora in corso, includendo la valutazione delle cause dell’insolvenza e del calo patrimoniale. La prossima tappa sarà quindi il 25 febbraio 2025, quando si spera di negoziare un’offerta concreta per garantire la continuità aziendale. Nel frattempo, la ristrutturazione prosegue con il supporto degli esperti e l’obiettivo di stabilire basi solide per il futuro di KTM. Intanto, la produzione, al momento ferma, riprenderà il 17 marzo .
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