La norma separava i vecchi dai nuovi autovelox, ma il rinvio ha generato caos. Consumatori: "Aumentano confusione e ricorsi contro le multe"
Il decreto del Ministero dei Trasporti sugli autovelox, annunciato venerdì scorso, è stato sospeso dal Ministero stesso su indicazione di Matteo Salvini, per permettere ulteriori approfondimenti. Il decreto stabiliva che gli autovelox approvati dal 2017 in poi fossero automaticamente omologati, senza necessità di ulteriori passaggi burocratici, mentre quelli più datati avrebbero dovuto essere spenti fino al completamento del processo di omologazione.
L'Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (Asaps) ha messo in guardia, sottolineando che la norma, se applicata, avrebbe causato la disattivazione di gran parte degli apparecchi di controllo della velocità, inclusi i Tutor 1.0 e 2.0, proprio in piena estate, quando si verifica l'esodo estivo e il traffico aumenta considerevolmente.
La sospensione del decreto ha scatenato forti polemiche tra le associazioni dei consumatori. Secondo quanto riportato dall'ANSA, il Codacons ha messo in evidenza che "gli enti locali continueranno ad usare apparecchi non omologati e gli automobilisti multati ad impugnare le sanzioni elevate dagli autovelox". Da parte sua, Assoutenti ha proposto soluzioni di conciliazione tra i Comuni e i cittadini, con il coinvolgimento delle associazioni di consumatori, per evitare che la situazione degeneri in un nuovo caos sanzionatorio.
Link copiato