Oggi parleremo di un punto determinante per una gara di Dragster a livello professionistico: la gommatura della pista
IL RESTO È AFFIDATO AGLI PNEUMATICI che in tutte le categorie sono specifici per il Drag-Racing, a parte per le Super Street Bike (SSB) dove per regolamento devono essere di derivazione stradale. Anche in questo caso però (considerando potenze ormai nell’ordine dei 650 CV), ci sono marchi che propongono pneumatici dal disegno stradale ma realizzati con mestole adatte a questo tipo di gare.
LE PRESSIONI DI UTILIZZO SONO MOLTO BASSE, attorno ai 7 psi (circa 0,5 atmosfere), pressione che poi aumenta un po’ a causa del burn-out e della forza centrifuga a cui viene sottoposta la ruota. Tutti gli pneumatici per il Drag Racing sono a sezione quadra (a parte quelli delle SSB) e di mescola tenerissima, sviluppati per dare il meglio sui 400 mt.
QUELLI MONTATI sulle potentissime Top Fuel Bike (TFB) oltre che squadrati sono molto larghi e hanno la carcassa così tenera che a moto ferma tendono quasi a ripiegarsi su se stessi, questo perché sono progettati in modo che con l’aumentare della velocità la forza centrifuga faccia si che il battistrada si restringa e il diametro aumenti, così da aumentare la velocità periferica della ruota e di conseguenza la velocità della moto...praticamente come disporre di una marcia in più.
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