Le 10 moto provate più interessanti del 2018

Per la fine dell’anno abbiamo deciso di raccogliere le prove delle 10 moto che più ci hanno colpito durante il 2018, per spiegarvi il perché...

AA. VV. (pubblicazione a cura Diego D'Andrea)

28.12.2018 08:47

8. Ducati Scrambler 1100 Special

Scrambler ovvero fascino, carisma, appeal e tanta praticità. Questa tipologia di veicoli è tutto questo è molto di più. Mezzi per l’asfalto ma anche per il fuoristrada leggero. La famiglia delle Scrambler Ducati nel 2018 si allarga con l’arrivo della versione maxi dotata del bicilindrico Desmo2 con cilindrata di 1.079 cc. È la moto per quelli che trovano la 800 un po’ sottodimensionata e vogliono qualcosa di più.

Ducati Scrambler 1100: le foto del test

Ducati Scrambler 1100: le foto del test

Sulle strade del Portogallo in sella alla versione “maxi” della moto più venduta dalla Casa di Borgo Panigale

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E quel “di più” è rappresentato da una seduta più comoda, da dimensioni delle sovrastrutture leggermente più grandi, per gratificare pilota e passeggero anche nelle trasferte più lunghe, e da un motore che mette in campo una spinta maggiore a tutti i regimi, mantenendo una coppia ai medi corposa. Ci si diverte in sella alla Scrambler 1100 Special, nel misto come nei tratti più veloci. Per la prova siamo volati in Portogallo, nei dintorni di Lisbona, sulle strade che attraversano la vegetazione del Parco Naturale di Arrabida a pochi chilometri da Setubal. Panorami mozzafiato per tratti guidati meravigliosi, una vista sull’Oceano Atlantico che toglie il fiato, e tante curve in sequenza che sanno tirare fuori il meglio di questa naked vestita da… scrambler. Di nome e di fatto. Una guida rilassata, stabilità tra le curve, controlli elettronici che di fatto tolgono ogni paura al pilota… in sella alla Scrambler 1100 Special ci si gode la vita. Senza meta, solo per il gusto di viaggiare. E non importa più quale sia la destinazione, basta far correre le ruote e godersi il viaggio. Come negli Anni 70 quando la moto era pura ed essenziale. I motociclisti, allora, sposavano uno stile di vita e le touring erano ancora un progetto nella testa di qualche ingegnere. Essere valeva ancora molto di più di apparire…
(Andrea Padovani)

9. Husqvarna Vitpilen 701

Vitpilen, un nome che sembra uscito dalla mitologia scandinava ma che in realtà ha un ricco storico. La Silverpilen, "Freccia d'argento", negli anni Cinquanta è stata infatti una pietra miliare nella storia delle Husqvarna stradali. Una moto semplice, leggera, adatta alle strade del tempo, che ha avuto un successo commerciale notevole.

Prova Husqvarna Vitpilen 701 - LE FOTO

Prova Husqvarna Vitpilen 701 - LE FOTO

L'estetica è il pezzo forte ma la parte tecnica è standard elevatissimi e la guida è una gran bella sorpresa. L'utente tipo? Un anticonformista. È già in commercio a 10.350 euro

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Oggi con la Vitpilen, ovvero "Freccia Bianca", si presenta una moto che di bianco e di freccia non ha nulla ma che introduce nuove idee nel mondo delle due ruote. Un mezzo che si rivolge a chi vuole uscire dagli schemi in termini d'immagine. Difficile classificarla: naked, café racer, rétro, futuristica; sicuramente prende qualche cosa da tutte queste categorie. L'utente tipo? Potrebbe essere alto, basso, grasso, magro, neofita, esperto, giovane, maturo... però deve essere anticonformista perché la Vitpilen è una moto diversa. Un cocktail formidabile, composto da chili ridotti all’osso e un motore che spinge forte, fa girare la testa fin dai primi metri. Si esprime al meglio quando è guidata con un piglio deciso. Il design per certi versi azzardato, da concept, non produce alcun sacrificio alle voci comfort ed ergonomia. I manubri, apparentemente bassi, in realtà non sono così estremi da penalizzare il comfort. Bene anche alla voce vibrazioni (tenendo sempre conto che si tratta di un monocilindrico) ed è sorprendente la poca propensione a trasmettere calore. Le sospensioni sono piuttosto toniche come taratura e quindi poco inclini all’asfalto rovinato. Si tratta comunque di unità regolabili per cui un minimo di personalizzazione è possibile. Una volta in movimento si apprezza fin dai primi metri il senso di estrema leggerezza. I 157 kg dichiarati a secco sono realistici e l’agilità percepita non va a discapito di precisione e stabilità. La moto è agile alle basse andature e nei cambi di direzione vien da sé che non ci siano particolari controindicazioni anche nel traffico intenso, dove tra l’altro si apprezza un angolo di sterzata più che sufficiente alle manovre più anguste. La Vitpilen offre sicuramente il meglio di sé nei curvosi percorsi extraurbani da 60-80 km/h. In questi frangenti precisione e agilità si fondono creando uno strumento efficace e soprattutto divertente. Equilibrata nell’affrontare tutte le fasi della curva, si esprime al meglio se guidata con piglio deciso. Le sospensioni, infatti, per lavorare in armonia necessitano di un certo carico che la guida da diporto non sempre permette. Quindi decisi su gas e freno, con la sicurezza di poter osare senza problemi anche con l’angolo di piega. Il motore, dal canto suo, è davvero esuberante nonostante una rapportatura finale esageratamente lunga. Si regolarizza a 4.000 giri e in successione sfodera un primo impulso di coppia dai 4.500 ai 6.000 giri seguito da un ulteriore impulso di potenza oltre i 7.000 giri che porta di slancio fino ai 9.000 giri. Le prestazioni ci sono tutte, specie con i rapporti intermedi e volendo giocare (una volta disattivato il traction control) i monoruota riescono con una facilità disarmante. Efficace il cambio con funzione easy shift (permette di inserire e scalare senza l’utilizzo della frizione) preciso e silenzioso a patto di dare gas quando si inserisce e non agire sull’acceleratore quando si scala. In conclusione, una moto che fa divertire garantendo comfort ed ergonomia a piloti di qualsiasi altezza e stazza.
(A.B.)

10. Africa Twin Adventure Sports

È più grossa, pesante e alta della versione standard, ma questa coniugazione avventurosa dell’Africa Twin si rivela uno strumento perfettamente accordato per chi vuole muoversi senza limiti anche fuori dall’asfalto. La sella è tanto alta quanto confortevole e una volta in marcia le sospensioni ad escursione maggiorata fanno dannatamente bene il loro dovere in off-road.

Primo contatto Honda Africa Twin Adventure Sports - LE FOTO

Primo contatto Honda Africa Twin Adventure Sports - LE FOTO

Dalla presentazione in Spagna, l’ultima evoluzione dell’inarrestabile giapponese in versione avventurosa, dedicata ai più incalliiti globetrotters

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Su strada permettono altissimi livelli di comfort anche sui fondi dissestati, mentre soffrono di elevati trasferimenti di carico quando si guida cattivi. Il propulsore ha sempre la stessa potenza, ma ora lo scarico maggiormente libero e dal suono coinvolgente rende più brillante la risposta al gas. Quest’Africa Twin è una delle poche moto che permette di partire per le mete più remote, sicuri di arrivare con grande gusto e senza particolari difficoltà. Per chi vuole meno impegno psicologico alla guida, la versione con cambio automatico DCT su strada non fa rimpiangere il sistema tradizionale, mentre in fuoristrada rende la vita molto più facile ai meno esperti. Pregi: comfort, ciclistica in off-road, carattere motore. Difetti: volume e altezza non adatti a tutti, trasferimenti di carico su strada.
(Andrea Toumaniantz)

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