La Commissione Europea potrebbe prendere spunto dal Paese scandinavo e cambiare la legge sullo smontaggio e il riciclo dei pezzi: ma l'associazione SMOTO ferma gli entusiasmi
Il 72% dei motociclisti finlandesi utilizza parti riciclate da altre moto. È quanto emerge da uno studio condotto nel Paese scandinavo dall'associazione motociclistica SMOTO, che ha fatto compilare un sondaggio a 11 demolitori di moto, 20 di auto, un costruttore e un club motociclistico.
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I demolitori delle due ruote hanno affermato di vedere passare circa 540 motocicli all'anno con motore a 125 cc. Di questi, almeno 110 presentavano parti riutilizzate. Inoltre, officine e concessionari hanno rivelato come il 95% dei pezzi di ricambio sia stato riciclato ai propri clienti.
Pare che la Commissione Europea stia quindi pensando di regolamentare al meglio l'operazione di smontaggio e riciclo di pezzi di motocicli. Ma, secondo l'analisi di SMOTO, non sarebbe tutto rose e fiori. Perché le categorie interpellate per il sondaggio - e altre simili a esse - sarebbero infatti obbligate a seguire una serie di norme e requisiti che di certo limiterebbero il riutilizzo delle parti. Senza contare che gli operatori che riceverebbero le moto da smontare non riutilizzerebbero i pezzi in maniera consona, trattandoli come rifiuti metallici. Di conseguenza, un appassionato o un collezionista che richiede uno specifico pezzi di ricambio, potrebbe ricevere brutte sorprese.
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