Tra esperimenti più o meno riusciti, abbiamo visto diverse moto sovralimentate nel corso degli anni. Abbiamo raccolto i 5 modelli di serie degni di essere ricordati nei secoli dei secoli
"Sovralimentazione: introduzione forzata di miscela combustibile-comburente nei cilindri rispetto a quella che sarebbe possibile con la normale aspirazione, per garantire al motore maggiore potenza e coppia." Wikipedia è, come al solito, breve e precisa nello spiegare un argomento, ma non altrettanto capace di raccontare cosa davvero significa sovralimentare il motore di una motocicletta e tutte le complicazioni legate alla complessità di sistemi turbo e compressori in uno spazio così ridotto.
Nella storia delle due ruote sono stati fatti parecchi esperimenti, alcuni più riusciti e altri meno, e solo pochi sono arrivati fino alla produzione di serie, rimanendo comunque prodotti di nicchia dal costo elevato e dalle caratteristiche tecniche fuori dal normale. Lasciando stare prototipi e mezzi artigianali dalla produzione limitatissima, ecco 5 moto sovralimentate che vale la pena ricordare, perchè rappresentano a modo loro pietre miliari della produzione motociclistica.
L'ondata di motori con tecnologia Turbo di inizio anni '80 è stata aperta ufficialmente da questa moto, prima ad essere entrata in commercio e a dimostrare che questa tecnologia non era assolutamente matura. Il motore da 91 CV derivato dalla normale XJ650 Seca non aveva prestazioni massime esaltanti e per colpa dei carburatori e dell'elettronica assente il turbo lag rendeva l'erogazione spigolosa e difficile da gestire. Consumi, costi di manutenzione e affidabilità erano un altro enorme scoglio che ha portato Yamaha a rimuovere questa moto dal listino dopo appena due anni.
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