Rewind, Bimota 500 V Due: una GP mancata

Rewind, Bimota 500 V Due: una GP mancata

Era nata come moto da corsa, ma non ha mai visto la pista, per questo è diventata una delle ultime 2 tempi stradali della storia. Una moto tanto particolare quanto problematica, che abbiamo provato nel 1997

26.02.2021 09:57

 

Da InMoto n°10 del 1997

Da assemblatore di lusso a costruttore. sul dizionario le due parole sono divise da poche pagine, nella realtà per passare dall'uno all'altro ce ne corre di fatica! Se non ci credete, provate a chiedere quante notti insonni, quanta fatica, quanta  apprensione sia costata la 500 Vdue all'ingegner Marconi, al designer Robbiano e a quel manipolo di tecnici che sotto la sua direzione progettano, disegnano e realizzano tutte le bimota. Poi però non fermatevi lì. Chiedete quanto siano grandi la soddisfazione è l'orgoglio che provano oggi, a progetto finalmente completato e instradato verso la tanto attesa produzione in serie. La Vdue è infatti non solo la prima bimota interamente progettata in quel di Rimini ( e già questo sarebbe motivo per gonfiare i petti) ma è anche la prima moto sportiva equipaggiata con un motore a due tempi di alte prestazioni addomesticato dalla più moderna tecnica costruttiva in modo da limitare le sue emissioni inquinanti nel rispetto delle restrittive norme vigenti.

Laddove i giapponesi non possono, e non vogliono, perché i costi di realizzazione sarebbero troppo elevati per i loro standard di “Massa”, la Bimota ha trovato spazio per aprirsi una nuova frontiera e gettare le basi per il futuro. Continuando a realizzare solo modelli speciali utilizzando motorizzazioni altrui poteva soffrire sempre più della fortissima concorrenza giapponese. Dato che ormai le sportive di serie sono molto vicine a delle vere moto da corsa. Con la 500 Vdue invece ha tracciato una nuova strada e risvegliato dal lungo sonno il motore a due tempi di elevate prestazioni. Era dai tempi della Yamaha RD 500 e della Suzuki Gamma 500 che non si registrava tanto entusiasmo nell'ambiente.

LA MATITA DI SERGIO ROBBIANO

Rewind, Bimota 500 V-Due FOTO

Rewind, Bimota 500 V-Due FOTO

L'ultima, storica, 500 a 2 tempi di serie è un concentrato di tecnologia e soluzioni ingegneristiche innovative. L'abbiamo provata nel 1997, quando l'abbiamo spogliata delle carene per vedere come è fatta

Guarda la gallery

A parte il motore, il telaio  e le altre peculiarità tecniche, la Bimota Vdue fa parlare di sé anche dal punto di vista stilistico. E' indubbiamente bella nel suo insieme armonico di linee compatte e particolari Racing che sprigionano aggressività. si capisce subito che è una sportivissima senza compromessi ed è stata una delle moto più ammirate al salone di Colonia dello scorso anno. Chi l'ha disegnata è Sergio Robbiano, 32 enne genovese con trascorsi agonistici nella Sport Production e giovanile esperienze in moto nei deserti africani, che ha coronato il suo sogno di diventare un designer.
Su di una due tempi ad alte prestazioni e con le necessità che ci sono oggi, rendere silenzioso ed ecologico qualsiasi mezzo destinato alla circolazione stradale era certo molto difficile, come sistemare gli scarichi ed i silenziatori che infatti hanno un andamento talmente tormentato che richiede più di un attimo per farci l'occhio. i primi disegni prevedevano una soluzione più lineare, con un terminale inserito nel codino. Ma poi le scelte tecniche è la funzionalità del motore hanno prevalso sulle line. Pezzi di pregio sto nel forcellone a bracci asimmetrici è la struttura in tre parti della sella in fibra di carbonio.

Rewind: Gilera SP-02, microbolide senza compromessi

Indietro

2 di 2

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento