Linea ispirata ai jet militari, motore brillante e buona dotazione accessoristica per l'erede dell'F10 e che fu modello di punta della Casa di San Lazzaro
LA PROVA SU STRADA
Il grande appagamento stilistico che l’F 12 garantisce all’acquirente si paga con una posizione di guida obbligata che non concede lo spazio necessario ai piedi sul pianale e per i più alti implica anche qualche “contatto” fra ginocchia e scudo. Un vero peccato perché sul piano del comfort non si possono fare altri appunti, a parte qualche risonanza di carrozzeria all’approssimarsi dei 45 km/h di velocità massima, quando il motore si appresta al fuorigiri. Per il resto la posizione di guida è ottimale, con il largo manubrio dalle estremità arretrate che consente un buon controllo e la sella ampia e giustamente imbottita. Anche le sospensioni svolgono egregiamente il proprio lavoro, almeno fino a quando il fondo non si fa troppo dissestato. In tal caso si evidenziano quei “problemini” di controllo idraulico comuni a tutti gli scooter. I larghi pneumatici soddisfano per possibilità di inclinazione, e certamente il loro diametro di 12” è fra i principali artefici di una stabilità e di un rigore direzionale fra i più soddisfacenti della categoria.
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