Rewind, Yamaha SZR 660: nozze da single

Rewind, Yamaha SZR 660: nozze da single

Arrivata nel 1995 questa sportiva monocilindrica proponeva una ricetta sulla carta interessante: motore Ténéré 660 incastonato nella svelta ciclistica della TZR 125RR. Purtroppo non ebbe il successo sperato

11.03.2022 19:00

Obiettivo divertimento. Quando arrivò, nel 1995, la ricetta proposta da Yamaha Belgarda (all'epoca filiale della Casa dei tre diapason) era di quelle interessanti: installare il monocilindrico 659 cc da 48 CV della enduro Ténéré nella raffinata e svelta ciclistica di una sportiva di razza come la TZR 125 RR. Era una operazione al periodo in voga tra molti preparatori che sfruttavano le qualità degli affilati telai della ottavo di litro per realizzare mezzi che si sfidavano nella categoria Supermono, caratterizzata - come suggerisce il nome - da mezzi con motore monocilindrico derivati (e debitamente preparati) dalle varie enduro protagoniste sul mercato.

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Un tentativo che sulla carta avrebbe dovuto portare alle volubili bocche degli appassionati di moto sportive una alternativa alle cavallerie delle plurifrazionate proposte con semimanubri, in quegli anni ancora grandi protagoniste per prestazioni e numeri di mercato.
Di suo la Yamaha SZR 660 "Super Single" sfoggiava una tecnica niente male: a livello ciclistico spiccava il telaio Deltabox in alluminio (di derivazione TZR 125, come accennato) abbinato a forcellone posteriore asimmetrico e dotato di capriata di rinforzo sul lato catena, forcella da 41 mm, mono montato su leveraggi progressivi, freni Brembo con disco anteriore da 320 mm. L'interasse era contenuto in 1410 mm, mentre il peso dichiarato a secco segnava 159 Kg. Il propulsore era il 660 dotato di testata a 5 valvole con prestazioni rilevate di 43,7 CV a 6.300 giri/min (circa 3,5 CV in più del propulsore che equipaggiava l’enduro) ed una coppia di 5,6 Kg a 5.500 giri. Doti che la rendevano (e rendono) una perfetta divora-curve oltre che estremamente divertente nel misto stretto.

Purtroppo la ricetta della SZR 660 non riscosse il successo sperato: probabilmente pagò una estetica non molto apprezzata, un motore poderoso di coppia ma con qualche vibrazione di troppo, oltre ad un prezzo (12.000.000 di Lire, circa 6.300 euro) che la ponevano pericolosamente vicino ad una sportiva 600 dotata di maggiori prestazioni ed una estetica più accattivante. Altro punto a sfavore era una ergonomia che mal si sposava con i più alti di statura che ne risultavano scomodi e rannicchiati in sella. Senza dimenticare che le varie 4 cilindri giapponesi furoreggiavano e proporre una alternativa (in tutti i sensi) non era certo impresa facile. 

Yamaha SZR 660 - LE FOTO

Yamaha SZR 660 - LE FOTO

La ricetta proposta dal Yamaha Belgarda (all'epoca filiale della Casa dei tre diapason) era di quelle interessanti: installare il monocilindrico 660 da 48 CV della enduro Ténéré nella raffinata e svelta ciclistica della sportiva TZR 125 R.

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