Mercato moto: infinito TMax, il più venduto di maggio. Un ritorno?

Ma come, il TMax è il più vendutalo del mese? Cosa ci siamo persi? In realtà nulla è come sembra, lo scooterone più famoso d'Italia - che da anni è in calo nelle preferenze degli italiani - non è tornato di botto il mezzo preferito dello Stivale, e benchè mantenga il suo zoccolo duro di appassionati è lontano dal successo della TRK 502 e dell'intramontabile BMW GS. Quello che sta succedendo sul mercato a maggio è il risultato delle continue irregolarità della produzione e della distribuzione dovute alle ormai famose crisi dei semiconduttori, delle materie prime e dei container.

Con questi dati si spiega il "caos"

Si tratta di un momento di grande confusione per i produttori automotive, e più stranezze vediamo nelle classifiche, più significa che la situazione è caotica e poco sotto controllo. Le cause sono iniziate nel periodo di lockdown, quando il mondo ha interrotto gli scambi di merci e ha dato inizio ad una prima serie di irregolarità nella produzione. Viviamo in un mondo globalizzato dove per produrre moto e auto servono pezzi prodotti in giro per il globo, e il risultato è che - se manca anche solo un elemento - il mezzo in questione rimane fermo in fabbrica. 

Prima furono le materie prime come i metalli per la produzione di telai, ruote e elementi strutturali, che per quasi tutti i produttori arrivano dalla Cina. In seguito è arrivata la scarsa disponibilità dei semiconduttori per la produzione dei microchip, anche questi realizzati in cina con metalli preziosi estratti in Africa e nel resto del mondo. Terza crisi, quella dei container, che a causa dei porti internazionali chiusi e della grandissima richiesta di trasporti accumulata nei mesi di stop, hanno raggiunto cifre da capogiro. Ultima, come ciliegina sulla torta, l'invasione russa dell'Ucraina che ha portato ad ulteriori interruzioni nei trasporti e all'interruzione di approviggionamento dalle fabbriche di questi due paesi.