Mercato moto: giugno rallentato dalle crisi

Il mercato motociclistico sta gradualmente perdendo quote. Dopo il -0,7% di maggio, giugno ha segnato un -1,8% sullo stesso mese del 2021, con un totale di 40.871 veicoli venduti, fra moto, scooter e ciclomotori.

Vanno decisamente male gli scooter, ormai in territorio negativo dal mese di febbraio, che perdono il 6,7% e immatricolano 21.144 mezzi. Come abbiamo già scritto, sembrerebbe confermata la frenata della spinta all’acquisto del veicolo per sostituire i mezzi pubblici nel tragitto casa-lavoro. A giugno però anche le moto hanno segnato una flessione del 3%, mettendo in strada 16.124 veicoli. Fino a ora le moto erano sempre cresciute.

Vanno in controtendenza i ciclomotori, sostenuti anche dal mercato elettrico e da qualche nuova flotta che si sta costituendo, che fanno registrare un bel +53,1%, pari a 3.603 veicoli. In questo contesto, a giugno sono andati fortissimo gli elettrici, spinti da alcune commesse e dall'effetto degli incentivi: la crescita è stata del 152,3%, pari a 3.561 mezzi registrati. Vicino al raddoppio rispetto allo stesso periodo del 2021 il cumulato dei primi 6 mesi dell’anno, che fa registrare un incremento dell'82,2% e 9.171 mezzi venduti.

Benelli, il Marchio più venduto in Italia: "Risultato storico"

Tante crisi, una tempesta perfetta

La prima cosa da dire è che siamo di fronte a un calo rispetto ai numeri del 2021 che però ci avevano fatto esultare. Insomma, si perdono un po’ di quote, ma possiamo sempre guardare con ottimismo al settore delle due ruote a motore, perché la perdita è rispetto a numeri veramente ragguardevoli.

Detto questo non si può non considerare che sarebbe stato ben difficile a giugno avere un mercato in ulteriore crescita, vista la situazione economica e politica nella quale siamo. L’Istat ha certificato per il mese appena concluso un tasso d’inflazione dell’8% (a maggio era stato 6,8%), un livello che non si vedeva da 36 anni. A spingere su l’indice dei prezzi al consumo ci sono ovviamente i prodotti energetici. I carburanti, che nonostante il taglio di accisa di 30 centesimi, viaggiano regolarmente sopra quota 2 euro al litro. In questa situazione d’incertezza è insomma normale il rallentamento delle vendite di un bene come la moto. Ci si tiene quello che si ha e si attende un momento di maggiore fiducia per la sostituzione. Come certificato anche dall’ACI, che relativamente al mese di maggio (i dati di giugno arriveranno fra qualche giorno) comunica un calo dei passaggi di proprietà moto del 6,2% e un calo delle radiazioni del 9,7%.

Il commento del presidente Ancma

“Le difficoltà di approvvigionamento che il nostro settore sta affrontando penalizzano ancora un mercato che oggi non esprime sicuramente tutto il suo vero potenziale – dice Paolo Magri, presidente di Confindustria ANCMA - e a questo si aggiunge anche l’annunciata inefficacia degli incentivi per l’acquisto di veicoli termici. Tuttavia, la domanda di due ruote in Italia è consistente e al Governo chiediamo con forza di sostenerla per il futuro prossimo, indirizzando tutti gli stanziamenti per gli incentivi solo sull’elettrico e correggendo le disposizioni del ddl Concorrenza in tema di polizze fuori CARD (Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto) per moto, che limiterebbero paradossalmente la concorrenza e farebbero aumentare il costo per assicurare un veicolo”.

Le difficoltà di approvvigionamento

Nel mese di maggio il mezzo a due ruote più venduto era stato lo Yamaha TMax. A giugno è stato lo scooter Kymco Agility 125 R16, che ha battuto di 300 pezzi ancora il Tmax e che nei primi 6 mesi dell'anno è il 2° modello più venduto in assoluto (dietro l'Honda SH 125). 3a la Benelli TRK502, un po’ staccata, ma c’è sempre. Non ce ne vogliano gli amici della Kymco né quelli della Yamaha, ma il mercato di questo periodo è sicuramente molto influenzato dalla disponibilità dei veicoli.

E allora un applauso alla bravura (o alla fortuna?) di quelle case che rimanendo in testa alle classifiche dimostrano di riuscire a gestire sia la produzione che la logistica dei loro veicoli. E prima fra tutta l’applauso va alla Benelli, che pure fa arrivare dalla Cina le sue moto, bypassando la crisi dei container, ma che a giugno ha raggiunto l’invidiabile traguardo di essere il marchio più venduto in Italia. 8.522 pezzi immatricolati nei primi 6 mesi dell’anno, con un incremento del 6% rispetto al 2021 e una quota di mercato del 10,8%.

I primi 6 mesi dell'anno

In linea con il dato mensile anche il cumulato annuo, fermo a -2% rispetto al primo semestre 2021. Segno meno solo per gli scooter, che perdono il 10,9%, pari a 82.021 veicoli immatricolati. Buona invece la performance delle moto, che targano 79.162 mezzi e crescono del 6,1%. Rimane ottimo l'andamento dei ciclomotori, con una crescita del 19,8% e 11.643 veicoli venduti.

Il modello più venduto - limitatamente alle moto, escludendo gli scooter -, lo sapete, è la Benelli TRK502, che ha staccato la BMW R1250GS e la Yamaha Ténéré 700. 4° posto in classifica per la Ducati Multistrada V4. Modelli di punta che, assieme alla BMW GS Adventure (5a) e alla Honda Africa Twin (7a) disegnano un mercato come al solito polarizzato. Da una parte le moto del segmento premium, che costano care e che vendono. Dall’altro le altre moto, un segmento nel quale prima inserivamo prevalentemente le entry level, ma oggi ci sono pure le middle class.

Fra tutte notiamo il successo dell’immarcescibile Moto Guzzi V7 (6a), quello della Moto Morini X-Cape (10a) e l’inaspettata performance della Royal Enfield Meteor 350 (12a) o della Himalayan (28a).

E ora un po’ di numeri

La TOP 30 di giugno moto + scooter

La TOP 30 gennaio-giugno solo moto

La TOP 30 gennaio-giugno moto + scooter