Mercato moto: giugno in calo, ma il 2024 resta positivo

Attenzione allo spostamento del mercato sul segmento degli scooter 125. Cosa che delinea una nuova sfida per Case e operatori del settore

02.07.2024 09:48

A giugno il mercato delle due ruote in Italia ha segnato un rallentamento della crescita, con un -2,96% rispetto allo stesso mese del 2023. Resta però in attivo il confronto fra l’andamento dei primi sei mesi del 2024 con lo stesso periodo dello scorso anno: +5,53%. Si vendono un sacco di mezzi a due ruote in Italia. Cosa che ha meritato un commento ottimistico anche da parte del presidente di Confindustria Ancma, Mariano Roman.

Malgrado il lieve calo di giugno, non si intravedono assolutamente cali strutturali della domanda. Anzi, il confronto con gli scorsi anni, che hanno segnato molto spesso aumenti a doppia cifra, ci permette di considerare consistente, fisiologico e tutt’altro che scontato l’andamento positivo del primo semestre 2024. È un segnale incoraggiante, perché ogni indicatore ci conferma che nel mercato permane un solido desiderio di due ruote, sia per il commuting e la mobilità urbana, che per quegli ambiti vivissimi più legati allo sport, al turismo e alla passione”.

Indice:

  • Quali sono gli scooter più venduti
  • Il mercato di giugno (pag.2)
  • I primi sei mesi del 2024 (pag.2)
  • Elettrici in caduta libera (pag.2)
  • Classifiche (pag.3):
  • La TOP 30 moto+scooter di giugno
  • La TOP 30 moto del semestre
  • La TOP 30 moto+scooter del semestre

Quali sono gli scooter più venduti

L’analisi delle classifiche dei modelli più venduti, mostra come sempre un predominio degli scooter sulle moto. In particolare degli scooter da 125 cc, con l’ottavo di litro che è sicuramente una cilindrata di riferimento: nella Top 10 di giugno ci sono 5 scooter di questa cilindrata! E due maxiscooter quali l’Honda X-ADV 750 (in realtà una via di mezzo fra uno scooter e una moto) e lo Yamaha Tmax. Vi state chiedendo i restanti tre posti da che modelli sono occupati? Uno scooter da 150 cc, il solito Honda SH, uno da 300 e uno da 350 cc.
Non ci sono moto, anche se la prima, la Benelli TRK 702 è vicina: 12a.

Fa pensare che il mercato sia dominato dagli scooter 125, mezzi dichiaratamente da commuting, che la loro cilindrata indica come chiaramente rivolti a chi li guida con patente B. Queste persone dopo un po’ finiscono per prendere la patente per moto, magari passando a scooter di cilindrate superiori. I 300, ma anche i due Over 500 citati poco sopra. Un altro modo di andare in moto. Non migliore o peggiore, solo diverso. E che fa vendere. Anche se, probabilmente, i mezzi di questa fascia offrono una marginalità inferiore sia alle aziende produttrici sia agli anelli della catena della distribuzione. E allora, la domanda che dobbiamo porci noi che viviamo in questo mondo e di questo mondo, è come fidelizzare questi nuovi utilizzatori, come far sì che non vedano le due ruote solo come un mezzo pratico per muoversi, ma anche come uno strumento di passione da usare sia per le commissioni che per uscire con il gusto di fare strada. Una nuova sfida.

Detto questo, la classifica dei modelli più venduti, sia a giugno che nei primi sei mesi dell’anno, non riserva grosse sorprese.
Domina il "solito" Honda SH 125, mentre fra le moto la Benelli TRK 702 stacca tutti gli avversari, vendendo quasi mille pezzi più della seconda classificata, la BMW GS 1300. Che a sua volta vende 700 pezzi più della terza, l’Honda Africa Twin. Altri 800 pezzi di differenza separano l’AT dalla quarta classificata, la Yamaha Tracer 9. Da qui in poi i distacchi da una posizione all’altra si assottigliano molto.

Crescono un sacco di moto. Noi ne abbiamo notate tante. Soprattutto fra le orientali. Una di queste ve la segnaliamo, anche se è solo 25a. Si tratta della CFMOTO 800 MT (nella foto d'apertura). Ricorderete che si tratta di una cinese costruita intorno al motore 790 della KTM, che CFMOTO assembla in Cina per conto della casa austroindiana. Un progetto che incuriosisce, perché innesta la tecnologia motoristica occidentale in una moto cinese. Che ha il pregio di costare una cifra più accettabile.

Il mercato sembrerebbe premiare questo esperimento, e se vi state chiedendo perché vi indichiamo una moto che è solo al 25° posto, cercate in classifica una KTM, una moto della casa che fornisce i motori a CFMOTO. Non la troverete. E questa probabilmente è la migliore dimostrazione di quanto possa essere azzeccato per le case proporre dei modelli in joint-venture con i cinesi. Moto evolute nella parte meccanica, magari in qualche caso meno dotate di equipaggiamento, ma pur sempre più economiche e capaci di attirare il pubblico “no-frills”. Che poi oggi, considerato il potere d’acquisto della famiglia media, siamo in tanti ad aver abbracciato la filosofia “no-frills”.

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