L’idea è stata messa in pratica da Jacopo Marzaro, motociclista e meccanico presso la concessionaria Venezia Moto, che ha saputo creare una special racing sulla base di una Yamaha 900 Tracer GT
Dopo la R7 arriva la (invocata) R9? Quasi. E' l'idea di una concessionaria di Venezia che ha messo mano alla crossover Tracer per farne una sportiva agile e prestazionale. La 900 Tracer GT targata Yamaha racchiude nelle sue linee da crossover tutto questo. Ma come potrebbe comportarsi lungo i cordoli di una pista? Per cercare di dare una risposta alla domanda è servita solo la geniale intuizione di Jacopo Marzaro, grande appassionato di moto e meccanico specializzato della concessionaria ufficiale Yamaha, Venezia Moto, che dopo mesi di lavoro ha dato vita alla sua personalissima Yamaha R9 M. La versione pistaiola della crossover di Iwata
Yamaha R9 M: special by Venezia Moto
L’idea è stata messa in pratica da Jacopo Marzaro, motociclista e meccanico presso la concessionaria Venezia Moto, che ha saputo creare una special da recing sulla base di una Yamaha 900 Tracer GT. Ecco alcune foto
Guarda la galleryOltre un anno di lavoro per stravolgere il look, ma anche le prestazioni, della “vecchia” Tracer. Partendo dal motore, infatti, la nuova special R9 M di Venezia Moto non sprigiona più solamente i 115 cv di potenza dati dal vecchio 3 cilindri, perché ora il motore è stato abilmente preparato per raggiungere i 140 cv di potenza massima e reso in grado di lavorare insieme ad un nuovo scarico Akrapovic, nuovo filtro BMC e una nuova mappatura della centralina.
Lato ciclistica invece, quella che ha subito la maggior parte degli interventi, la R9 M è stata sottoposta ad una riduzione del peso – dai 190 kg di partenza si è scesi a 155 kg – e ha visto l’implementazione di tutta una serie di nuove componenti. Le sospensioni ora sono targate Ohlins, i cerchi OZ sono in magnesio, gli penumatici slick e l’impianto frenante è stato affidato a delle pinze Brembo GP4 RX con dischi Supersport.
Ma la Yamaha di Jacopo Marzaro di Venezia Moto non è soltanto pistaiola dentro. Anche le sue linee, infatti, ora si presentano più affilate e aerodinamiche. Telaietto anteriore e posteriore sono stati anch’essi rivisti, così come il serbatoio, la nuova carena creata a mano e la sella, rigorosamente monoposto.
Insomma, che dire, complimenti ai ragazzi della concessionaria veneta per aver dimostrato quanto in ogni moto, in fondo, risieda un’anima da pista! E chissà che non sia un preludio all'arrivo il prossimo anno della novità "ufficiale" con motore CP3 sulla scia di quanto visto (e vedremo) con la R7.
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