Nera come il caffè e curata come un bell’oggetto artigianale, la maxi-classica Brixton si guida bene e costa poco, che di questi tempi non guasta. Scopriamo come se l’è cavata alla prova del nostro #SottoEsame
Conoscete Brixton? È un marchio abbastanza giovane, ma che sta conquistando rapidamente importanti fette di mercato, soprattutto nelle piccole cilindrate. Dal 2016, anno del loro debutto, sono cresciuti nei numeri e nelle ambizioni e oggi sono una realtà consolidata, che vende piccole moto dallo stile ricercato. Oggi però Brixton vuole fare sul serio e sfidare i grandi nomi a viso aperto. Ecco perché hanno presentato la Cromwell 1200, una maxi-classica con tutti i crismi: motore bicilindrico parallelo con architettura verticale, faro tondo, manubrio dritto e cerchi a raggi. Le buone intenzioni per fare bene ci sono, ma sarà abbastanza per fronteggiare i grandi nomi? Scopriamolo in questo #SottoEsame.
Brixton Cromwell 1200, LE FOTO DELLA PROVA
Nera come il caffè e curata come un bell’oggetto artigianale, la maxi-classica Brixton si guida bene e costa poco, che di questi tempi non guasta. Ecco le foto della prova
Guarda la galleryAlcuni storceranno il naso increduli, eppure la prima cosa che colpisce della Cromwell è quanto sia curata in ogni dettaglio. Dimenticate le dicerie sulle moto fatte in Cina: qui ci sono plastiche ben accoppiate, niente cavi sparsi in giro, una sella con cuciture a vista e tanti altri dettagli che danno una bella prima impressione. Forse il design non è così originale, ma risulta piacevole e ben progettato. VOTO 8
Come avrete intuito è proprio il motore il pezzo forte della Brixton Cromwell 1200. È un bicilindrico parallelo con sviluppo molto verticale, come sulle vere moto classiche, ha una cilindrata di 1.222 centimetri cubi ed è capace di sviluppare 82 CV a soli 6.500 giri e ben 102 Nm di coppia massima. Numeri importanti, che non hanno nulla da invidiare alle rivali europee. Anche se sembra raffreddato ad aria in realtà nasconde il radiatore davanti, sotto al faro, tra i tubi in acciaio della culla del telaio; il cambio invece è a 6 rapporti. Al resto della dotazione di serie poi non manca davvero nulla. Ci sono infatti sospensioni KYB (forcella tradizionale con soffietti, doppio ammortizzatore posteriore che collega direttamente forcellone e telaietto), cerchi a raggi da 18 e 17 pollici, pneumatici Pirelli, impianto frenante Nissin, ABS Bosch, controllo di trazione, display a colori al centro del manubrio, due modalità di guida (Eco e Sport) e addirittura il cruise control. L’impianto luci è completamente a Led. VOTO 8
La posizione di guida della Brixton Cromwell 1200 è ben studiata. Ha un’ergonomia che ricorda le moto di una volta, con il busto che rimane eretto e le braccia appoggiate al manubrio, che per la verità è stretto e piuttosto orizzontale, simile a quello di una naked. La sella, dallo sviluppo orizzontale, non può vantare una grande imbottitura ma è bassa da terra (800 mm), permettendo a tutti di poggiare bene i piedi a terra; le pedane sono centrali, ottime per avere un buon controllo durante la guida. Peccato per gli ammortizzatori posteriori, un po’ rigidi sul pavé della città. VOTO 7
C’è molto metallo a ornare la meccanica e il metallo ha un peso specifico elevato. Il risultato è che, nei primi metri, vanno un po’ prese le misure con la massa della Cromwell 1200, posizionata in basso ma comunque non indifferente (235 kg o.d.m.). In aiuto vengono il girovita da modella e la buona leva offerta dal manubrio. Ci si muove nel traffico abbastanza facilmente, ma di certo non è una moto pensata (esclusivamente) per questo. Superato il breve periodo di apprendistato, però, tutto diventa piacevole. Il motore è capace di grandi cose. Può stabilizzarsi sotto i 2.000 giri senza sussultare e riprendere senza strappi, accompagnandovi con il suo sibilo irregolare, oppure alzare il tono di voce e mostrare il suo carattere fino ai 6.000 giri circa. Peccato per il sensibile effetto on-off, avvertibile soprattutto ai bassi regimi. La sua energia è tenuta a bada dal controllo di trazione, che vigilia costantemente ed è sempre pronto a tagliare gli eventuali eccessi di confidenza. La ciclistica asseconda abbastanza bene le intenzioni del pilota. È una moto capace di volare sugli ostacoli mantenendo un assetto sempre di qualità. Si guida come una vera moto classica, quindi non aspettatevi una naked travestita, ma al tempo stesso offre un pacchetto moderno ed efficace. È una moto pesante, stretta e bassa di baricentro: risulta abbastanza fisica da inserire, ma una volta lanciata in curva è davvero difficile schiodarla dalla traiettoria impostata. I freni invece non hanno punti deboli, sono potenti e ben modulabili, soprattutto quello anteriore. VOTO 7,5
Disponibile in tre diverse colorazioni (grigia, nera o verdona), la Cromwell è venduta a un prezzo da hard discount: si parte da 9.999 euro, una cifra che fa paura a quelle che inevitabilmente sono le sue dirette avversarie, Triumph Boneville T120 in primis (in effetti, a scorrere la scheda tecnica, le due moto sono estremamente simili). È vero, Brixton non può vantare la storia e il blasone di certi marchi, ma il prezzo è talmente concorrenziale che qualcuno potrebbe anche pensare di sorvolare su certi argomenti…VOTO 9
Una moto equilibrata, la Cromwell 1200, che non richiede particolare sforzo per essere guidata e che offre un buon livello di finiture. Le mancano giusto quei due o tre accorgimenti per essere davvero raffinata, ma parliamo di piccolezze. E per quello che costa, è senza dubbio un ottimo affare. VOTO FINALE 7,9
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