PROVA Benda Chincilla e Napoleonbob 500: bentornato V!

PROVA Benda Chincilla e Napoleonbob 500: bentornato V!

Sono due nuove cruiserine cinesi che stupiscono per qualità costruttiva, stile ed equilibrio generale, oltre al loro motore a V dal sound coinvolgente

24.07.2024 10:43

Se ricordate, alla fine del millennio scorso c'è stato un enorme movimento custom/cruiser nella fascia medio-bassa del mercato, dominata da moto ormai iconiche come Honda VT600C Shadow e Yamaha 535 Virago. Queste piccole custom dall'ispirazione americana ma dal contenuto 100% giapponese, avevano motori a V di cilindrata ridotta e un carattere davvero marcato, oltre a una versatilità e una facilità di guida (data dall'altezza ridotta da terra) che le ha fatte apprezzare anche dal mondo femminile.

Queste Benda, benchè con passaporto di nazionalità diversa, riprendono le stesse logiche e si inseriscono nella stessa fascia di utenza, ma 30 anni dopo e con contenuti davvero interessanti per il mondo delle due ruote di oggi, sia in termini di qualità percepita che di prezzo, entrambi molto convincenti.

Indice:

  • Chinchilla 500: come è fatta & come si guida
  • Napoleonbob 500: la ribelle della famiglia (pag.2)
  • Quanto costano? (pag.3)

Chinchilla 500: come è fatta 

Look interessante ma non sconvolgente per questa piccola cruiser, che attrae per l'equilibrio delle linee e per la muscolarità "gentile" di ciclistica e sovrastrutture. A dominare la scena sono le ruote, entrambe da 16" con sezione 150 davanti e 180 dietro, belle ciccione e perfettamente abbinate ai parafanghi anteriore e posteriore dallo stile classico e vagamente ispirati alla Indian Scout. Il serbatoio a goccia ha degli svasi laterali - segno distintivo di tutte le Benda - con applicato il logo del nome, che non è ispirato direttamente al piccolo roditore ma a una razza felina tanto cara al fondatore del marchio, che ha voluto ricordate la sua passione per i mici con la firma luminosa a LED sul faro anteriore, che ricorda i canini dei gatti. 

Il motore è il cuore e la vera particolarità della moto, perchè di bicilindrici a V in questa categoria non ce ne sono più: l'unità montata è un 476cc capace di erogare 47 CV a 8.500 g/min e 42 Nm a 6.700 g/min. Valori che la fanno rientrare perfettamente all'interno delle regole A2 e che associati al peso di 208 kg e il cambio ravvicinato permette buone accelerazioni e riprese. Stupisce, poi, per qualità costruttiva con le sovrastrutture in metallo, ponte di comando curato con strumentazione LCD molto piacevole e la presenza del controllo di trazione.

Benda Chincilla e Napoleonbob 500 - LE FOTO DELLA PROVA

Benda Chincilla e Napoleonbob 500 - LE FOTO DELLA PROVA

Una cruiser e una bobber 500 che arrivano sul mercato con un motore a V in controtendenza rispetto al resto della proposta del segmento per patente A2, due prodotti interessanti sia come qualità costruttiva che come stile e prezzo

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Chinchilla 500: come si guida

In sella ci troviamo subito a nostro agio, con la posizione di guida tipica delle custom che si basa su pedane avanzate e sellona comoda bassa da terra. Il manubrio è leggermente distante e basso ma non troppo, e regala un controllo rilassato lasciando anche discreta possibilità di movimento. Ci è piaciuta molto la risposta del motore, con il gas subito pronto e dal piglio sportivo che riempie le orecchie con un bel sound corposo, molto più appagante di quello dei bicilindrici paralleli di pari categoria.

Tra le mani è leggera, con un baricentro basso che permette di manovrarla con agilità in tutte le condizioni e ispira una guida rilassata e non troppo sportiva, sfruttando la prontezza della manopola del gas per le ripartenze ma senza forzare troppo le curve, data la scarsa luce a terra data dalle pedane basse. Le gomme panciute aiutano nell'agilità a bassa velocità, ma non sono fatte per performare in modo sportivo, considerando anche la lungezza dell'interasse di 1,55 metri che la rende una moto tutto sommato lunga e poco adatta alle sparate. Causa cambio molto corto, a 130 all'ora in sesta, il motore sembra urlare di sofferenza, quindi sempre meglio stare sotto queste velocità e godersela passeggiando da soli o in compagnia. 

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