Il best-seller di Akashi si rinnova affinando design, ergonomia, ciclistica e con una nuova elettronica. Pregi, difetti, caratteristiche e prezzo: avrà meritato la lode?
Dalla prima Z 1000 arrivata sul mercato nel 2003, il concetto di roadster di Akashi, nelle sue varie cilindrate, si è sempre distinto come protagonista sul mercato. E le 300.000 unità vendute in Europa ad oggi, dimostrano che la ricetta scelta è di quelle che piacciono. Oggi, su questa Z 900 my 2025, la Casa di Akashi punta a una ancora maggiore facilità di guida.
Look aggressivo, motore aggiornato, elettronica nuova e ergonomia limata, per quella che lo scorso anno è stata la naked sportiva più venduta.
Di seguito, l’analisi “voce per voce” nel consueto #SottoEsame, con le prime impressioni di guida e i voti assegnati al design, ai contenuti tecnici, alla resa dinamica e al rapporto qualità/prezzo; sul prossimo numero di InMoto, invece, la prova completa con tanti approfondimenti esclusivi.
Test Kawasaki Z900: le FOTO della prova
Kawasaki aggredisce il 2025 con la nuova Z900, una moto che non rivoluziona il modello precedente ma che affina le già buone qualità della naked a quattro cilindri più apprezzata d'Italia, portandola a nuovi livelli di tecnologia per adeguarla alla concorrenza del mercato oltre che alle nuove normative anti inquinamento Euro5+
Guarda la galleryIl nuovo “muso” della Z900 acquista ancora più aggressività e, in pieno stile Sugomi, solletica quegli stilemi di un animale pronto al balzo verso la preda. Un insieme che, passando poi dal gibbuto serbatoio fino al codino snello, mostra il suo bel carattere. Da questo punto di vista, pochi affinamenti, come le nuove cover in alluminio spazzolato ai lati, ma dal bell’ impatto visivo. Voto 9,5
Euro 5+? Certo, arriva la nuova omologazione, ma in Kawasaki però non hanno semplicemente aggiornato il motore, hanno rivisto la dotazione elettronica mettendo (ed era un peccato che ancora non ci fosse) la piattaforma inerziale IMU che si aggiunge al gas ride-by-wire e conseguente suite tecnologica come l’ABS Cornering o il TC (su 4 livelli). Tre mappe motore (più una custom), che giocano sulla curva di erogazione con la potenza di 124 CV che non vede tagli. Non manca il QuickShift (in up&down). Lavoro completato anche dal nuovo pannello strumentazione TFT da 5". E se si vuole viaggiare arriva la possibilità di navigazione "turn-by-turn". Voto 10
La nuova Z 900 si mostra subito comoda grazie alla nuova sella, rivista nell’imbottitura e nel rivestimento, che spinge leggermente in avanti sul manubrio fat -type. Nulla di drastico, ma una limata all’ergonomia che migliora la sensazione di controllo e senza sacrifici sui polsi. Pur con lo scotto del 4 in linea, quindi ingombri laterali maggiori rispetto ai tanti bicilindrici in linea, l'appoggio delle gambe, altezza serbatoio, non è eccessivamente largo o poco naturale. Anche l’angolo delle ginocchia è azzeccato. Insomma ci si sta comodi anche se si è più alti di 1,80, e quando si vuole spingere non ci si sente troppo impacciati negli spostamenti con il corpo . Voto 9
Conferma la bontà della precedente versione e aggiunge un pizzico di facilità in più nella guida. Merito del motore, sempre pronto e già dai 2.000 giri, e del cervellone elettronico che si cura dei cavalli. C’è una connessione tra gas e farfalle di aspirazione diretta e precisa. Sarebbe piaciuta un po’ più di cattiveria quando si passa il regime di coppia massima, comunque parliamo di un motore che per questa versione spinge deciso dai 6.000 giri. Da lì e fino ai 10.500 giri il sound del 4 in linea di 948 cc regala gioia per cuore e orecchie. Sound a parte, tutto è molto “setoso” e gestibile. C’è la grinta ma è di quelle che… non mettono in difficoltà. Quando si apre fuori dalle curve strette, il lavoro del mono posteriore risulta un pelo morbido. Promossa la frenata, con la novità delle pinza Nissin radiali, modulabile ma carica di mordente quando serve Voto 8,5
Tanti aggiornamenti ma non temete. La Z 900 versione standard (che è quella che abbiamo provato) si porta a casa ad un prezzo di listino di meno di 10.000 euro. Di poco. Per la sua naked, Kawasaki dichiara 9.990 euro f.c. Un valore interessante e in linea con il precedente modello al netto delle promo. Ma qui, di roba... ne abbiamo di più. Oltre ad un livello di finiture che, come sempre, è di alto livello.
Per la Versione SE, con mono e forcella Ohlins e freni Brembo si arriva a 12.180 euro. Non manca la versione da 70 Kw, quindi depotenziabile per chi ha la patente A2 a 9.690 euro f.c.. Voto 10
Tanta carne al fuoco per questa Z900 che per la nuova stagione punta sulla facilità di guida, migliore gestione delle prestazioni ma senza snaturare la sua caratteristica di arma affilata quando si vuole fare sul serio. Comoda per il disimpegno quotidiano, con motore che frulla senza incertezze ai bassi così come ai medi regimi quando si fa trovare sempre pronto, inoltre è cattiva quanto basta per divertirsi sui tratti di montagna (meglio soli che in coppia).
Voto complessivo 9,5
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