Comparativa Adventouring 2024, Enduro Medie: le tipe giuste

Comparativa Adventouring 2024, Enduro Medie: le tipe giuste

Rappresentano una delle scelte più equilibrate per lanciarsi nel mondo delle tuttoterreno. Quattro sfidanti diverse per indole, ma tutte capaci di interpretare con carattere e personalità il proprio ruolo di esploratrice senza confini

Redazione - @InMoto_it

10.08.2024 12:46

Aprilia Tuareg 660: la prova

L’Aprilia Tuareg è la più piccola delle quattro sotto tutti i punti di vista, ma non per questo la meno performante. La lunga escursione delle sue sospensioni la identifica subito come orientata all’off-road, così come il suo peso molto contenuto, visto che come leggerezza è seconda solo alla Kove.
La caratteristica più interessante che possiede è la facilità di conduzione in qualunque ambito, dovuta ad un avantreno facile e leggero da indirizzare, come quasi nessun’altra del gruppo. Questo la rende la più intuitiva e agile su asfalto, mentre in fuoristrada permette di gestire i carichi sull’avantreno con grande scioltezza, quasi si trattasse di una grossa monocilindrica.
La sella, non eccessivamente alta dal suolo, facilita le manovre da fermo, offre buon comfort su strada, ma in fuoristrada l’avremmo preferita un po’ più alta, per essere più sollevati rispetto al manubrio nelle svolte più strette, quando si curva da seduti. Nulla da obiettare sulla posizione di guida, buona su strada e ottima da in piedi, con buoni spazi di manovra per le gambe e un manubrio alla giusta altezza.

Il “piccolo” bicilindrico della Tuareg è a nostro avviso l’unico punto debole, perché, come quello della Transalp, ha un carattere “stradale”, quindi propenso a dare il meglio di sé ai medioalti regimi.
Il risultato: ottimo e divertente su strada, ma povero di coppia ai regimi medio bassi, ovvero quelli più utilizzati in off-road. Alleggerire l’anteriore con un colpo di gas richiede più frizione e necessità di insistere sulla manopola di quanto vorremmo; una soluzione potrebbe essere un dente in meno al pignone. Un aiuto arriva dalla sua super dotazione elettronica, seconda solo alla Honda, che permette di personalizzarla al meglio. Dopo uno scontro stretto con la Kove, vince la sfida grazie al grande equilibrio generale, che la rende la più appagante in ogni scenario.

Aprilia Tuareg 660: la scheda tecnica

  • Motore: Bicilindrico parallelo, 4 tempi, raffreddato a liquido. Alesaggio e corsa 81,0 x 63,9 mm; cilindrata 659 cc. Distribuzione bialbero a camme in testa, 4 valvole per cilindro. Iniezione elettronica e ride by wire. Frizione multidisco in bagno d’olio, cambio a 6 rapporti.
  • Controlli elettronici: Quattro modalità di guida. Traction control, freno motore regolabile, cruise control.
  • Ciclistica: Telaio in tubi d’acciaio. Sospensioni Kayaba: anteriore forcella teleidraulica regolabile con steli rovesciati di 43 mm Ø, escursione 240 mm; posteriore leveraggio progressivo con forcellone in alluminio e monoammortizzatore idraulico regolabile, escursione 240 mm. Freni Brembo: anteriore a doppio disco di 300 mm Ø, con pinze a 4 pistoncini; posteriore a disco di 260 mm Ø, con pinza a singolo pistoncino. Pneumatici Metzeler Karoo4: anteriore 90/90-21”; post. 150/70-R18”.
  • Dimensioni: Interasse 1.525 mm, altezza sella 860 mm, lunghezza 2.220 mm, larghezza 965 mm. Inclinazione cannotto di sterzo 26,7°. Avancorsa 113,3 mm.
  • Capacità serbatoio: 18 litri.
  • Peso a secco: 204 kg.
  • Prestazioni dichiarate: Potenza 58,8 kW (80 CV) a 9.250 giri/’; coppia 70,0 Nm (7,1 kgm) a 6.500 giri/’.
  • PREZZO: Euro 11.999 f.c.; 13.565 euro la versione in prova. Garanzia di 2 anni. Omologata Euro5.

Aprilia Tuareg 660, LE FOTO DELLA PROVA

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