Per la versione 30esimo anniversario, a Tokyo hanno messo mano alla loro sportiva modificandola in piccoli ma fondamentali dettagli. Scopriamo come se l’è cavata
Perché il 1992 è considerabile un anno speciale? Perché in quell’anno Honda presentò al mondo intero la leggendaria CBR900RR Fireblade, facile. Già allora si capii che quella moto avrebbe ridefinito il concetto di superbike stradale. Mentre la concorrenza era alla ricerca della potenza massima, Honda, con il mitico Baba-san a comando del progetto, scelse un percorso diverso, quello della leggerezza e della maneggevolezza. La "Blade" era stata progettata per la strada, per divertire soprattutto in curva; poco importava dei picchi di potenza e coppia. Negli ultimi 30 anni, la CBR ha vinto diverse gare al TT e un campionato mondiale Superbike, oltre a diversi campionati nazionali in tutto il mondo. Per celebrare i suoi 30 anni, Honda ha presentato un modello Anniversary molto speciale, che presenta una verniciatura “tricolore” e non solo… Scopriamo come se l’è cavata alla prova del nostro #SottoEsame.
Già di serie la Honda CBR1000RR-R SP è sufficientemente aggressiva, ma in questa speciale colorazione è un vero un capolavoro. È stata disegnata da Hiroaki Tsukui, lo stesso responsabile dei colori della moto originale del 1992, lo stesso design portato all’Isola di Man sulle moto guidate da John McGuinness e Glenn Irwin, il più veloce “newcomer” di sempre al TT. Se siete anche solo minimamente nostalgici, non potrete non amarla. VOTO 9
Non è però solo una questione di design: Honda ha colto l'occasione per apportare dei miglioramenti al modello 2022 in risposta alle critiche della stampa e del pubblico. Ci sono ancora due modelli tra cui scegliere: la CBR1000RR-R “standard” e la SP (colori Anniversary o meno). La standard monta una forcella Showa Big Piston e un ammortizzatore posteriore BFRC Lite, abbinati a pinze radiali Nissin con pastiglie aggiornate. La SP, più raffinata, presenta sospensioni Öhlins semi-attive e i freni Brembo sostituiscono l’impianto Nissin. La SP dispone anche di quickshifter di serie. Per il 2022 Honda non è andata alla ricerca di più potenza: 217,5 CV sono stati ritenuti più che sufficienti per la maggior parte degli utenti (fortunatamente!). Invece, gli ingegneri si sono concentrati sul rendere la moto più sfruttabile, proprio come fece Baba-san 30 anni fa con la Blade originale. Hanno migliorato la potenza nella zona intermedia del contagiri grazie a un nuovo airbox e a inediti cornetti di aspirazione. Il rapporto di compressione è aumentato da 13,2:1 a 13,4:1, con il pistone che ora sfiora la testa. C'è anche un nuovo convertitore catalitico. Ma il modo più semplice per migliorare l'accelerazione e dare la sensazione di maggiore coppia è accorciare la rapportatura, ed è proprio quello che hanno fatto. La corona infatti è passata da 40 a 43 denti; l’interasse è dunque leggermente aumentato fino a 1.460 mm (+5), probabilmente per compensare la catena più lunga e ospitare la corona più grande. Anche l'elettronica ha subito aggiornamenti. L'acceleratore ride-by-wire offre una risposta più immediata, mentre il controllo di trazione è stato rivisto per offrire un intervento più fluido. VOTO 9
Sembra strano parlare di comfort su una supersportiva, ma ovviamente parliamo di comfort per la guida in pista. In questo senso, la CBR offre un buon compromesso: si è correttamente caricati sull’avantreno, i manubri sono discretamente aperti, il cupolino ripara a sufficienza. Quello che però è davvero estremo, soprattutto per i i piloti più alti o più grossi, è la distanza tra sella e pedane: le gambe rimangono molto rannicchiate, forse troppo, e alla lunga questo stanca. Tenetene conto, se superate il metro e ottanta. VOTO 6,5
Ho corso tante volte a Donnington Park, a dire il vero più sotto la pioggia che sull'asciutto, e so bene quanto sia scivolosa quando piove. Per questo ero un po’ preoccupato, quando sono sceso in pit lane e ho trovato la Honda CBR1000RR-R ad aspettarmi. L'anno scorso però ci ho corso e so quanto buoni siano gli aiuti elettronici: mi sono sentito subito a casa. Avrei dovuto sentirmi nervoso in queste condizioni difficili, avrei dovuto usare la prima marcia, utilizzando il 25% dei giri più alti come facevo con la moto del 2021…Ma ero così impegnato a concentrarmi sul giro e sulle traiettorie che mi sono quasi dimenticato delle modifiche alla moto del 2022. In queste condizioni difficili, ho automaticamente iniziato a cambiare marcia prima, sfruttando la coppia della moto e il cambio accorciato, senza farci nemmeno caso. La CBR del 2022 spinge forte già dai medi e porta in maniera naturale a cambiare marcia; il quickshifter accompagna la cambiata come sulle moto da gara. Perciò invece di utilizzare la prima nelle curve più lente o scalare dalla terza alla seconda, la Blade 2022 mi ha incoraggiato a usare una marcia più alta. Non ho mai utilizzato la prima per tutta la giornata, se non per entrare e uscire dalla più lane.
Le cose sarebbero potute andare diversamente in condizioni di asfalto asciutto, ma con l'umidità la Blade era molto facile da guidare. Parte del merito va all’eccellente lavoro dell’elettronica. In effetti, servono nuovi superlativi per descrivere la brillantezza degli aiuti. Con oltre 210 CV a disposizione di polso, in condizioni difficili, su un bisturi di poco più di 201 kg col pieno, avrei dovuto sentirmi nervoso come una vergine in un bordello, invece mi sono sempre sentito rilassato. L'uscita da Coppice, una curva che apre e che porta al rettilineo, è un ottimo test per l’elettronica, perché si chiede molto alla gomma posteriore mentre si accelera forte. A ogni giro mi trovavo ad accelerare un po’ prima, mentre sfruttavo allo stesso tempo la gamma intermedia del contagiri, con un angolo di piega sempre maggiore. VOTO 9,5
Honda CBR1000RR-R 30th Anniversary, LE FOTO DELLA PROVA
Per la versione 30esimo anniversario, Honda ha messo mano alla sua CBR modificandola in piccoli ma fondamentali dettagli. Ecco le foto della prova
Guarda la galleryIl prezzo di un’ammiraglia del genere non può che essere elevato: servono infatti 27.990 euro per una Fireblade SP in colorazione Anniversary, 1.000 euro in più della SP dello scorso anno (per la SP del 2022 i prezzi non sono ancora dichiarati). Li vale? Per noi, assolutamente sì! VOTO 8
Gli aggiornamenti che Honda ha portato all’acceleratore e al TC sono marginali, difficile dire con precisione quanto sia migliorata. Ma per quanto mi riguarda (e credo di parlare a nome di molti), il miglioramento più importante è senza dubbio la nuova colorazione Anniversary, meravigliosamente evocativa soprattutto per chi ha una certa età: i medi regimi più in forma e l’elettronica più raffinata sono solo un bonus-extra. VOTO FINALE 8,4
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